Si comincia alle 20 nella basilica paleocristiana con una performance solitaria di Boris Savoldelli, tra le voci più originali nel panorama internazionale, che condurrà gli spettatori in un viaggio sonoro tra misticismo e spiritualità. Definito dal magazine All About Jazz New York “un immenso talento multiforme”, il cantante bresciano (che lo scorso aprile ha conquistato New York con il secondo concerto allo storico club “The Stone” di John Zorn) proporrà un repertorio costruito ad hoc, arricchito dal sapiente uso dell’elettronica, utilizzata per duplicare in tempo reale la propria voce creando armonizzazioni vocali tipiche degli ensemble corali.
Alle 21.30, nella piazza a ridosso della Chiesa, a catalizzare l’attenzione sarà invece il concerto di Alfa Mist, produttore e compositore londinese recentemente salito agli onori della critica con il disco “Structuralism”, pubblicato per la Sekito lo scorso 26 aprile. La musica dell’artista nativo di Newham (borgo di Londra dove ancora risiede) si caratterizza per suoni urbani ispirati dal jazz, da lui stesso prodotti e composti, che hanno sorpreso positivamente pubblico e critica. Già con il suo precedente lavoro, l’EP “Nocturne” (Sekito, 2015), aveva impressionato parecchio, ma con “Antiphon” (album autoprodotto e senza il supporto di una vera e propria etichetta) la stima e la fama di Alfa Mist si sono moltiplicate in brevissimo tempo: basti pensare che ha ottenuto 6 milioni circa di visualizzazioni su You Tube, mentre la prima stampa del vinile (giugno 2017) è andata esaurita in preordine nel giro di due giorni. Con lui alle tastiere, sul palco di San Giovanni di Sinis, una formazione che schiera John Woodham alla tromba, Jamie Leeming alla chitarra, Kaya Thomas-Dyke al basso e Peter Adam Hill alla batteria. A seguire, spazio dopofestival con un live set di Boris Savoldelli, che con la sua “voce orchestra” darà vita a una caleidoscopica miscela jazz-rock originale e esplosiva.
La serata a San Giovanni di Sinis inaugura anche una serie di appuntamenti all’insegna di Archeowine & Jazz con cui il festival celebra le eccellenze enogastronomiche locali. In programma a partire dalle ore 20 le degustazioni proposte in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier FIS da dodici cantine del territorio: Cantine di Orgosolo, Quartomoro di Sardegna di Arborea, Cantina Bingiateris di Ortueri, Cantina del Bovale di Terralba, Cantina Carboni di Ortueri, Cantina Balares di Luogosanto, Azienda Vinicola Contini di Cabras, Cantina Le Vigne di Meana Sardu, Azienda agricola Altea Illotto di Serdiana, Cantina Trexenta di Senorbì, Azienda Vinicola Mattarena di Nurachi. Stand prodotti enogastronomici di Sa Marigosa di Cabras, Azienda agricola Manunza di Cabras, Sinis Agricola – Sardo Sole di Cabras, Consorzio Pontis di Cabras.
La cena su prenotazione (tel. 3491200682), sarà curata dallo chef Salvatore Camedda del ristorante SOMU Bistrot a Oristano.
Dromos Festival fino al prossimo 15 agosto propone, inoltre, un fitto cartellone di appuntamenti musicali (e non solo) giornalieri tra Oristano e altri centri e località della sua provincia, come Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nureci, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde, con una coda il 31 agosto a Bauladu, e uno “sconfinamento” nel Nuorese, a Ortueri.