Ipsia Sardegna organizza un seminario di approfondimento sul bando di Fondazione con il Sud. L’incontro è fissato per il prossimo mercoledì 28 agosto a partire dalle ore 18 nella sede di viale Marconi, 4.
La Fondazione con il Sud mette a disposizione delle reti locali del volontariato 3,5 milioni di euro di risorse private per promuovere azioni integrate in grado di diffondere nuove pratiche di volontariato, innovare, ampliare o intensificare l’offerta dei servizi erogati, tutelare e valorizzare i beni comuni, offrire strumenti di mediazione culturale e di accoglienza/integrazione delle persone svantaggiate.
L’obiettivo è rafforzare il ruolo delle “reti locali” di volontariato per contrastare fenomeni di esclusione sociale nelle aree interne del Sud Italia, ovvero, nei comuni che, a causa della distanza dai servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità), hanno subìto un graduale processo di isolamento, riduzione demografica e calo dell’occupazione.
Se circa il 50% dei comuni italiani è definito “area interna” (4.185 comuni su un totale di 8.092), questa percentuale raggiunge il 70% nel Mezzogiorno (1.472 comuni su 2.116), con la Basilicata al primo posto (96%), seguita da Sardegna (84,4%), Calabria (79%) e Sicilia (74%). Tassi più bassi, e più in linea con la media nazionale, si registrano in Puglia (54%) e Campania (49%).
“La Fondazione con il sud offre, con questo bando, una bellissima opportunità per la nostra regione – anticipa Benedetta Iannelli, presidente dell’associazione di volontariato IPSIA Sardegna – In Sardegna sono stati individuati come potenziali beneficiari il 90% dei comuni, per la maggior parte si tratta di comuni di piccole e medie dimensioni, alcuni a forte rischio di spopolamento. L’idea del bando è dare la possibilità alle tante associazioni, che con professionalità e dedizione operano nei territori, di portare avanti, attraverso un’azione condivisa e integrata con gli Enti locali, le scuole e il mondo del profit, iniziative significative rivolte ad anziani, disabili, immigrati, neet, disoccupati, offrire loro servizi non presenti o difficilmente accessibili e proporre, così, azioni concrete di contrasto all’isolamento e allo spopolamento. Confidiamo che sia data massima visibilità a questa opportunità affinché siano in tanti a partecipare. Anche noi stiamo facendo la nostra parte organizzando seminari di approfondimento nei territori”.
I programmi, sostenuti con un contributo compreso tra 100.000 e 180.000 euro, dovranno intervenire in almeno due comuni inclusi nelle aree interne meridionali (individuati nel bando) e localizzati al massimo in due province limitrofe. Per partecipare è necessario che le “reti locali” siano costituite da almeno tre enti del Terzo settore (compreso il soggetto responsabile) che svolgano in modo continuo e non occasionale attività di volontariato in uno dei comuni in cui il programma intende intervenire. Si auspica inoltre la presenza all’interno della rete di altri soggetti appartenenti al mondo del volontariato, della scuola, delle istituzioni pubbliche e delle imprese for profit.
Al Seminario interverranno:
Benedetta Iannelli (Ipsia Sardegna)
Mauro Carta (Fondazione per il Sud)