“Giornalisti o giornalai?”: è questo il tema della seconda parte del festival culturale Liberevento che, dopo alcuni giorni di pausa, domani, domenica 4 agosto a Calasetta ritorna per il rush finale.
Sino al 7 agosto ogni sera alle 22, davanti alla suggestiva Torre Sabauda, l’appuntamento è con alcuni dei grandi protagonisti del giornalismo italiano che aiuteranno a capire lo stato dell’informazione oggi.
In tempi di social media, cambiamenti tecnologici repentini e corsa a dare la notizia prima di tutti gli altri che direzione sta prendendo il giornalismo? E’ ancora capace di garantire un’informazione di qualità o sta facendosi stritolare dalle nuove esigenze del sistema?
Domande a cui si cercherà di dare riposta ogni volta partendo da un libro dell’ospite invitato.
Domani (4 agosto) si parte con Ritanna Armeni (ha lavorato al Manifesto, Il Mondo, L’Unità e si è sempre occupata di tematiche femminili) che parlerà di “Una donna può tutto”, pubblicato da Ponte alle grazie. Nell’incontro moderato dalla blogger Manuela Zurru, Ritanna Armeni ripercorrerà le pagine del suo ultimo lavoro incentrato sulla vicenda di un gruppo di ragazze sovietiche che, nel 1941, riuscirono a conquistarsi un ruolo di primo piano nella battaglia contro il Terzo Reich ma soprattutto scrissero una storia di emancipazione femminile.
Il giorno dopo (lunedì 5 agosto) arriva Giovanni Panunzio, fondatore di Telefono Antiplagio che, in dialogo con la scrittirce Lorenza Garbarino presenterà “Mediocrazia. Il silenzio dei colpevoli“, libro edito da Youcanprint nel 2018 in cui si parla di una società in cui il potere è in mano ai mediocri e ai media.
Martedì 6 agosto si prosegue con Floriana Bulfon, giornalista d’inchiesta impegnata soprattutto sul fronte della criminalità organizzata a Roma (per cui è stata anche minacciata), che parlerà di “Casamonica“, libro uscito quest’anno per Rizzoli. Dialoga con lei il giornalista Luca Gentile. Durante la serata l’artista Massimo MAP Piga eseguirà degli interventi artistici ispirati dalle emozioni suscitati dai racconti della giornalista.
Il sipario su questa seconda edizione di Liberevento si chiude mercoledì 7 agosto con Toni Capuozzo (già vicedirettore del TG5, ha lavorato a Panorama, Mese, Epoca e per la trasmissione Mixer di Giovanni Minoli) per presentare “La culla del terrore. L’odio in nome di Allah“, pubblicato da Signs Pubblishing. Il libro è un’opera di graphic journalism in cui si spiega quali sono le origini dell’attuale terrorismo islamista, delle bandiere nere dell’ISIS, della guerra santa dello stato islamico e dei suoi seguaci contro gli “infedeli” occidentali. A dialogare con il giornalista sarà Carlo Floris.
La serata si chiude con un concerto di Il Quintetto (formazione composta da Carla Caredda, Daniela Pibiri, Alessandro Ragatzu, Stefano Onano, alla voce, accompagnati al pianoforte da Federico Melis) che proporrà brani dal Quartetto Cetra ai Queen.
LiberEvento è realizzato sotto la direzione artistica del giornalista e scrittore Claudio Moica e quella musicale del compositore e bandoneonista Fabio Furìa.
Con il contributo di: Regione Autonoma della Sardegna- Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Fondazione di Sardegna, Comune di Calasetta, Gonnesa e Villamassargia.
La manifestazione è realizzata anche in collaborazione con: Associazione Presidi del Libro, associazione culturale Anton Stadler, Pettirosso editore, Libreria Mondadori Point Sant’Antioco, Consorzio Turistico per l’Iglesiente, World Sardinia, Sistema Bibliotecario del Sulcis, Sistema Bibliotecario del Sarcidano/Barbagia di Seulo, Fondazione MACC, Cantina Aru.
|
Giovanni Panunzio è nato nel 1957 a Senigallia, nelle Marche, ma è sardo d’adozione: vive a Cagliari. Dal 1985 insegna Religione negli istituti superiori. Per 10 anni è stato giornalista pubblicista. Dopo alcuni viaggi di studio e piacere – in Costa d’Avorio, Brasile e Israele, dove è venuto a conoscenza della sindrome di Gerusalemme – ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose e fondato Telefono Antiplagio (1994), comitato di volontariato in difesa delle vittime di ciarlatani e santoni e contro gli abusi nelle telecomunicazioni e nei confronti dei minori, che ha portato all’apertura di numerose indagini sugli operatori dell’occulto. Il 1° gennaio 2009 ha trasformato Telefono Antiplagio in Osservatorio Antiplagio, comitato di vigilanza sulla tv e sui media. Ancora nel 2009 ha denunciato i trentennali rapporti economici tra Silvio Berlusconi e la Chiesa cattolica nel libro Ciarpame senza pudore, l’untore del Signore (ed. Sozza Italia). Si definisce studioso di scienze exoteriche – con la x vuol dire “rivolte a tutte.
Floriana Bulfon giornalista d’inchiesta freelance, scrive per “L’Espresso” e “Repubblica”, è inviata per RaiUno e collabora con RaiTre. Si occupa di criminalità organizzata, terrorismo internazionale, pedofilia e cybersecurity. Tra le sue opere: Grande Raccordo Criminale (2014), il libro che ha descritto in anticipo il sistema di Mafia Capitale, e i documentari Invisibili (2016) e Vite sospese (2017), promossi da Unicef. Per la sua attività è stata insignita di numerosi premi per il coraggio e la determinazione nell’indagare le più nascoste realtà criminali. (rizzoli.it)
Toni Capuozzo, giornalista, scrittore, blogger è nato da padre napoletano e madre triestina a Palmanova, ha vissuto per un anno a Cervignano del Friuli, dove risiedeva all’epoca la sua famiglia.
Consegue la maturità classica presso il Liceo Classico “Paolo Diacono” di Cividale e si laurea in Sociologia all’Università di Trento. Inizia l’attività di giornalista nel 1979, lavorando a Lotta Continua, per la quale segue l’America Latina, e diviene professionista nel 1983. Dopo la chiusura di Lotta Continua scrive per il quotidiano Reporter e per i periodici Panorama Mese ed Epoca. Durante la Guerra delle Falkland (1982) ottiene un’intervista esclusiva al grande scrittore Jorge Luis Borges.
Successivamente, si occupa di mafia per il programma Mixer di Giovanni Minoli. È inviato per la trasmissione L’istruttoria. In seguito, collabora con alcune testate giornalistiche del gruppo editoriale Mediaset (TG4, TG5, Studio Aperto), seguendo in particolare le guerre nell’ex Jugoslavia, i conflitti in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan e l’Unione Sovietica.
Vicedirettore del TG5 fino al 2013, dal 2000 cura e conduce Terra!, settimanale del TG5 per dieci anni e poi in onda su Retequattro, sotto la direzione di Videonews. Ha tenuto inoltre, su Tgcom24, la rubrica Mezzi Toni. Sarà poi inviato in Russia per i Mondiali 2018. (wikipedia)