La presenza del gruppo folk dialettale genovese al gran completo è stata fortemente voluta dalla comunità di Calasetta, che è molto legata alla musica dialettale genovese e in particolare a quella de “I Trilli“, considerati in assoluto i massimi esponenti.
Per Vladi, figlio di Pippo, è un vero e proprio sogno che si realizza il fatto di poter cantare con i suoi musicisti in questa terra che considera la sua seconda casa. Vladi racconta con emozione:
Mia mamma è originaria di Tempio Pausania, paese della Gallura. Sento un legame forte e profondo per questa terra che mi scorre nelle vene con i suoi profumi, i suoi luoghi e paesaggi ancora incontaminati, che da sempre sono stati fonte di grande ispirazione artistica per la mia famiglia. Proprio in Sardegna, infatti, pochi sanno che sono nate alcune canzoni de “I Trilli” del vecchio corso diventate poi famose, che ancora oggi vengono cantate e tramandate di generazione in generazione. La Sardegna ha segnato per me anche storici e indimenticabili incontri con grandissimi artisti, come quelli con Fabrizio De Andrè, Piero Marras e i Tazenda. Non posso quindi che essere profondamente onorato di poter portare il dialetto ligure a Calasetta, dove “I Trilli” fino ad ora, pur essendo amatissimi da sempre, non si erano mai esibiti.
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I Trilli si esibiranno in occasione di “Viva L’Uva!“, una festa dalle origini antiche molto sentita dalla comunità calasettana, che coinvolge ogni anno migliaia di persone. Calasetta è gemellata con Genova Pegli e Arenzano e quindi, nelle principali feste di paese e occasioni conviviali, è tradizione cantare in dialetto ligure; i brani più gettonati sono chiaramente quelli de “I Trilli” che, per questa edizione della festa più importante del paese, grazie al Comitato Locale, sono stati scelti con grande entusiasmo come assoluti protagonisti.
Il dialetto genovese e quello tabarchino si incontreranno e si uniranno in un gemellaggio che sancirà l’incontro tra Liguria e Sardegna, geograficamente lontane ma per molti aspetti culturalmente molto vicine. Ci sono tutti i presupposti perché questo sia solo il primo passo verso un legame più profondo e più intenso tra le due terre.
Ma siamo solo all’inizio visto che, dal prossimo inverno, per “I Trilli” si apriranno altre concrete possibilità di diventare ambasciatori del dialetto ligure in tutta l’Italia con un progetto a carattere nazionale in collaborazione con il DLF, Dopolavoro Ferroviario di Genova.