Era andato in Canada per realizzare il suo sogno di scendere lungo il fiume Mackenzie in canoa. Non tornerà mai più. Julien, un francese di quarant’anni, è stato ucciso da un grizzly il 15 agosto, riferisce Martedì Le Parisien. Il quarantenne è stato attaccato nel cuore della notte mentre si accampava con un amico in un deserto nel nord del Paese.
L’orso prese Julien “sul collo e sulla spalla prima di portarlo nella foresta“, specificano i media francesi. Gli attacchi di questo tipo, sebbene altamente pubblicizzati, sono estremamente rari. Un orso grizzly, spiega Futura Sciences, è una sottospecie di orso bruno con gambe e spalle estremamente potenti. L’animale può misurare fino a 2,5 m, pesare 750 kg e correre a oltre 65 km/h.
L’agenzia governativa Parks Canada dedica un lungo dossier, sul suo sito Web, sull’atteggiamento da adottare in caso di incontro con un tale plantigrado. E consiglia ai viaggiatori di imparare come usare spray al pepe. Ora su di lui, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, pende un provvedimento di abbattimento, poichè si considera l’animale pericoloso.
Contro l’ordinanza sono insorte le associazioni animaliste, che hanno presentato una richiesta di grazia alle competenti autorità. Tuttavia, le scarse presenze di questi giorni, dopo l’attacco, nei boschi di escursionisti e turisti, dimostrano che il grizzly fa paura. Nessuno, infatti, approfitta delle vacanze per una passeggiata nei boschi. I punti per i pic-nic sono vuoti e per i sentieri si aggirano solo forestali in cerca dell’orso o cacciatori.