Dopo gli inquietanti esiti della recente inchiesta, avviata dalla dalla Procura di Reggio Emilia sui presunti affidi illeciti, e in concomitanza con il flash mob “Scarpette bianche”, organizzato due giorni fa davanti al Tribunale dei minorenni di Cagliari per denunciare la “troppa leggerezza” nell’affidamento dei minori, la consigliera regionale del M5S Carla Cuccu porta il delicatissimo tema degli affidi all’attenzione del Presidente Solinas e dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu.
Attraverso una interpellanza, già protocollata in Consiglio regionale, la consigliera dei Cinquestelle chiede maggiori controlli e soprattutto un monitoraggio del quadro attuale, perché sugli affidi di minori nell’Isola ci sia la massima trasparenza.
È necessario – spiega Carla Cuccu – disporre di dati e report che possano definire e monitorare la situazione degli affidi familiari e il funzionamento delle strutture di accoglienza nella nostra Isola. Occorre trasparenza nell’individuazione della famiglia affidataria o della struttura ospite, ma anche controlli capillari sulle condizioni in cui versano effettivamente i minori allontanati dalle proprie famiglie.
Le condizioni di indigenza non possono essere un ostacolo al diritto dei bambini di crescere con le loro mamme e i loro papà. L’affidamento deve essere l’extrema ratio di un percorso di sostegno ai genitori. Servizi sociali, Stato e Regione devono collaborare e contribuire a promuovere una politica responsabile sul tema dell’affidamento familiare.
Queste le richieste della segretaria della Commissione Sanità Carla Cuccu, la quale ricorda, che:
Caratteristiche fondamentali dell’affidamento familiare sono la temporaneità, il mantenimento dei rapporti con la famiglia d’origine e il rientro nella stessa. Il fine dell’affidamento – sottolinea Cuccu – è sempre e solo uno: la ricostruzione della famiglia nella sua globalità e la sua riunificazione, nell’interesse del minore stesso.
Nello specifico, con questa interpellanza, Cuccu chiede a Governatore e assessore alla Sanità se dispongano di un quadro dettagliato che comprenda diversi dati: numero dei bambini attualmente allontanati dalla famiglia di origine e per quale durata; a quale tipologia di affidamento extra familiare (famiglia affidataria, singola persona, comunità di tipo familiare e istituto di assistenza pubblico o privato) si è ricorso; quanti sono gli esiti positivi di rientro del minore nella famiglia di origine; quanti controlli gli organi di competenza degli enti locali hanno attivato negli ultimi cinque anni e con quali esiti. E infine quali misure intendano adottare per rafforzare il monitoraggio e il controllo dell’affidamento di minori nel territorio sardo.