Un 14enne è morto ieri, a causa di un colpo di arma da fuoco, in Germania. Il ragazzino, insieme a un coetaneo, si trovava nel seminterrato di una casa di Bösingen. I due stavano maneggiando l’arma quando, attorno alle 23, è inavvertitamente partito un colpo che ha colpito uno di loro al torace. Sul posto sono intervenuti i soccorritori, ma il ragazzino è morto sul posto.
Un’indagine è stata aperta per determinare le esatte circostanze che hanno causato la morte di un giovanissimo ma, quest’ennesima tragedia determinata dall’uso improprio di un’arma da fuoco detenuta in casa, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dovrebbe costituire un monito anche per l’Italia dove la riforma per l’allargamento delle maglie per la “legittima difesa” ha posto nuovamente il tema della legittimità della detenzione di armi da parte di privati e soprattutto la possibilità che tutti possano possederne una.
Noi diciamo, invece, che non può in alcun modo permettersi un alleggerimento della concessione di licenze e della vendita di qualsiasi oggetto atto a contundere e potenzialmente letale. Perché questi eventi dimostrano che a rischiare, più che i delinquenti, possono essere i nostri cari e tra questi i più piccoli.