Domani, sabato 3 agosto, nell’ex miniera di Porto Flavia, a Iglesias, proseguono gli appuntamenti con I tramonti di Porto Flavia, rassegna musicale organizzata dall’associazione Anton Stadler proprio in uno dei luoghi più suggestivi del territorio.
Alle 20,30 sale sul palco il Maurizio Di Fulvio Quartet (composto da Maruzio Di Fulvio, chitarra, Alessia Martegiani, voce, Ivano Sabatini, contrabbasso, e Bruno Marcozzi, percussioni e batteria), gruppo d’avanguardia tra i più importanti della scena internazionale, che proporrà un concerto dal titolo “Latin-jazz and pop songs“.
La serata proporrà brani, tra gli altri, di Sting, E. Nazareth, D. Ellington, D. Gillespie e dello stesso Di Fulvio. Un mosaico musicale versatile ed eclettico in cui la saudade swing si unisce al jazz nero, latino, al rock, in bilico tra tradizione e innovazione.
Come omai da tradizione, prima del concerto sarà possibile partecipare a delle visite guidate al sito minerario a prezzi scontati, curate dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente (info e prenotazioni al numero 0781 274507 – 348.3178065). Da Iglesias al sito minerario è inoltre disponibile un servizio di bus navetta.
Informazioni: 342 5805156. Pagina Fb e Instagram: Anton Stadler Iglesias.
Il costo del biglietto è di 15 euro.
La manifestazione è realizzata con il contributo di: Regione autonoma della Sardegna- Assessorato della Pubblica Istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport- Fondazione di Sardegna, Comune di Iglesias, Consorzio turistico per l’Iglesiente.
Maurizio Di Fulvio Quartet è gruppo d’avanguardia, tra i più importanti della scena internazionale, in cui predominano eleganza strumentale, equilibrio tecnico-esecutivo e sound inconfondibile. Costituito da musicisti dalla solida preparazione e dotati di equilibrato senso dell’estetica musicale, si esibisce in performance intense e cariche di pathos.
Il suo leader, Maurizio Di Fulvio, ha ricevuto elogi da importanti testate giornalistiche e la critica specializzata lo considera tra i chitarristi più interessanti della scena internazionale, definendolo: …”versatile ed eclettico, dal temperamento caldo e spontaneo, abile improvvisatore e raffinato arrangiatore”, …”capace di leggere e restituire con la medesima forza ed intensità linguaggi assolutamente diversi”, …”la sua esecuzione, a volte grintosa ed energica, altre volte raffinata ed ornata, sempre in bilico tra rispetto della tradizione e innovazione”, …”è sorretta da un’innata eleganza strumentale”, …”un’autentica saudade swing e fragranze mediterranee aleggiano nei brani incisi negli album: Sweety notes (2000), Mediterranean flavours (2003), A flight of fugues (2004), On the way to wonderland (2007), Carinhoso (2010) e ‘a vucchella (2018)”,…”nell’itinerario artistico confluiscono il jazz nero, il jazz latino, il rock, le tinte del classico e la sensibilità di un’interprete che coniuga in sè una tecnica solida e una raggiante vena compositiva”, …”Di Fulvio assembla con il suo strumento un incredibile mosaico di note, spadroneggia sulle corde, si confronta egregiamente con maestri di calibro mondiale, arrangiando liberamente brani celebri di Gillespie e Jobim, Santana e Metheny, Porter e Pastorius e ancora Bach e Duarte, e rivela soprattutto le sue ottime doti di bravo compositore”.
La cantante del gruppo è Alessia Martegiani, una delle voci italiane più richieste ed apprezzate a livello internazionale. Si avvicina giovanissima alla musica con lo studio del pianoforte e del canto. Approfondisce a lungo la musica contemporanea e in particolare i ritmi e le sonorità latino-americane e afro-americane, effettuando tournèe in Brasile, dove collabora con importanti musicisti e si produce in esperienze live e in studio. Ha studiato improvvisazione jazz con J. Clayton, J. Taylor, A. Jackson e si è laureata all’Università DAMS di Bologna.
Completano il quartetto Ivano Sabatini, contrabbassista esperto e dalla solida preparazione, che passa da accompagnatore a voce solista, creando atmosfere ricche di bellezza melodica e pregevole musicalità, e il batterista/percussionista Bruno Marcozzi, che, con equilibrato senso dell’estetica musicale, sottolinea ogni momento dell’esecuzione con effetti strumentali e particolari trovate ritmiche.