Chiunque avrebbe il diritto di potervi accedere e farsi accarezzare da quella sabbia soffice e candida. Ma non è così.
Sara, una giovane lettrice di Sardegna Reporter, vuole segnalare alla nostra attenzione le condizioni di accesso per i disabili a una delle spiagge più belle della nostra isola.
“Da anni ormai ad inizio stagione viene installata la passerella per consentire accesso alla spiaggia ai disabili. Io ho una sorella con sindrome di down, non vedente e con gravi problemi di deambulazione Quest’anno ad inizio stagione non vi era nulla e, dopo diverse sollecitazioni, è stata montata una passerella vecchia, deteriorata, con assi mancanti e altre montate in dislivello, nonché chiodi arrugginiti a vista. Ovviamente tutto ciò non consente ai disabili di scendere in spiaggia in autonomia e in sicurezza. In data 2 luglio il sindaco di San vero Milis ha detto che la settimana successiva sarebbero state montate passerelle nuove in tutte le spiagge con un finanziamento regionale di 300 mila euro (250 fondi regionali e 50 di fondi comunali). Ad oggi niente di tutto ciò è avvenuto, inoltre i parcheggi per disabili sulla sabbia creando ulteriori difficoltà”
Putzu Idu regala un pezzo di mare con acqua bassa per un lunghissimo tratto, perciò è molto facile per chi ha qualunque disabilità fare il bagno in completa autonomia, tuttavia non è concesso loro accedervi. Perché?
Sara si è rivolta al comune di San Vero Milis per chiedere aiuto, convinta di trovare solidarietà e comprensione. Ha inviato mail, messaggi e richieste varie, ma ha trovato davanti a sé un muro di gomma e in alternativa solo promesse mai mantenute.
Un servizio giornalistico sulla spiaggia, di qualche tempo fa, ha raccolto il grido di aiuto delle persone con disabilità e dei loro cari, che davanti ai giornalisti e alle telecamere di Rai 3, hanno ribadito con forza il diritto di essere ascoltati. In questa occasione Putzu Idu ha dimostrato tutta la sua solidarietà, unendosi in un forte abbraccio virtuale a chi cerca in ogni modo di far valere i propri diritti. Ma, anche in questa occasione, il silenzio tra chi può e deve intervenire è stato sconfortante.
Ciò nonostante Sara è determinata, vuole essere ascoltata e non si fermerà davanti a niente. Credo non ci sia bisogno di ulteriori commenti, è lampante l’importanza di un intervento immediato per consentire anche ai “disabili” di godere del mare e soprattutto della vita.
Ci uniamo a questa giovane donna che si fa portavoce di chi urla forte per esigere rispetto, e invitiamo chi di dovere a indirizzarle la propria attenzione, perché il rispetto per se stessi non può prescindere dal rispetto per gli altri.
La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza. (Gregory Bateson)
Sabrina Cau