Quando si pensa ai diritti umani, è immediato pensare a che cosa accada lontano da noi e difficilmente ci si sofferma a vedere quanto questi articoli siano presenti nella nostra quotidianità e quanta strada possiamo ancora fare come singoli individui, per rendere le nostre città posti migliori in cui vivere.
È valido anche per Olbia, e il fatto che sia capitale dell’estate e quindi richiami al divertimento, nasconde le problematiche a cui i cittadini comunque si trovano di fronte. A partire dal problema della libertà di movimento, tema che accomuna comunque tutti i sardi vista la scarsità e costo dei trasporti, fino al problema del diritto all’istruzione. Proprio in riferimento a quest’ultimo c’è un’ampia riflessione da fare in quanto, laddove il lavoro scarseggia, si può anche guardare al problema legato alla mancanza di professionalità, derivante in modo diretto da un’istruzione impartita senza vero interesse per il futuro dello studente, oltre che nella mancanza di volontà dello studente stesso.
I diritti umani devono essere resi una realtà, non un sogno idealistico” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard.
Coi Diritti Umani possiamo veramente veder crescere la nostra cultura, possiamo veramente trovare la chiave per poter cooperare e possiamo riportare la vita sociale sotto l’ambito dell’aiuto reciproco, in quanto ci accomuna il sentimento di essere parte dell’umanità stessa.
Appuntamento dunque per mercoledì 7 agosto a Olbia, con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani protagonista per un futuro indirizzato a più moralità e intenzione di essere d’aiuto.