La Sala Operativa del 16° M.R.S.C. di Olbia disponeva immediatamente l’invio della dipendente motovedetta CP 894 e del battello pneumatico GC B 77 di stanza a Porto Cervo. Giunte sul posto, le unità navali del Corpo, coordinate dal Direttore Marittimo C.V. (CP) Maurizio TROGU, individuavano i naufraghi che, nel frattempo, vista l’impossibilità di spegnere l’incendio, avevano velocemente abbandonato l’imbarcazione venendo assistiti nell’immediato da una imbarcazione da diporto che si trovava a navigare nelle acque circostanti.
I malcapitati, fortemente provati dall’evento, venivano scortati dal GC B 77 presso il porto di Porto Cervo, dove ricevevano l’assistenza necessaria dagli uomini della Capitaneria di Porto.
Nel frattempo, sul luogo dell’incidente, ci si adoperava nel tentativo di domare l’incendio e scongiurare un eventuale sversamento di sostanze inquinanti.
Nonostante il pronto intervento e lo sforzo profuso dai mezzi intervenuti, i danni strutturali provocati dall’incendio causavano l’affondamento dell’imbarcazione che si adagiava su un fondale di circa 50 metri.
I mezzi della Guardia Costiera rimanevano comunque nell’area delle operazioni per monitorare eventuali danni da inquinamento; sul posto sta operando anche il mezzo navale “KORAL” del Ministero dell’Ambiente, di stanza a Golfo Aranci e provvisto di dotazioni antinquinamento.
La Capitaneria di porto di Olbia ha avviato l’inchiesta volta ad accertare la dinamica degli eventi e le cause che hanno scatenato l’incendio a bordo.
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