Negli scorsi giorni, nell’ambito delle attività di tutela ambientale e di vigilanza poste in campo quotidianamente, gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Olbia hanno individuato l’opera e, dopo aver accertato l’abuso, hanno proceduto al sequestro preventivo al fine di impedirne l’uso.
Il pontile, infatti, era stato realizzato in assenza di qualsiasi titolo concessorio e senza le dovute autorizzazioni in ambito demaniale, edilizio e paesaggistico, necessarie e doverose in particolare in un ambiente protetto e dalle peculiari caratteristiche naturali e geomorfologiche come quelle proprie dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo.
Il pontile, realizzato con assi di legno e con il sostegno di tubi metallici, risultava inoltre essere in condizioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la sicurezza della balneazione, nel pieno della stagione estiva e in una località altamente frequentata dall’utenza balneare e diportistica.
Vista l’urgenza e la necessità di eliminare l’abuso in un’area di particolare pregio ambientale e al contempo salvaguardare l’incolumità dei bagnanti, si richiedeva l’autorizzazione della Procura di Tempio Pausania, per poter così procedere allo smantellamento dell’opera e al corretto smaltimento dei materiali risultanti.
L’attività posta in essere si inserisce nel sinergico rapporto di collaborazione tra l’Autorità marittima e l’Area Marina Protetta di Tavolara – Capo Coda Cavallo, soprattutto in funzione della vigilanza specialistica nelle aree marine protette, per assicurare alla comunità cittadina, ai turisti e all’ecosistema, le migliori condizioni per la fruizione dell’habitat naturale, nel rispetto delle biodiversità e cercare di prevenire e reprimere ogni tipo di abuso in ambito ambientale e paesaggistico.
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