Nata nel 2014, la rassegna è diventata sempre più grande imponendosi come importante vetrina del cinema di qualità prodotto in Sardegna. La sua vocazione è scoprire e valorizzare giovani talenti sardi a cui offre l’occasione di raggiungere un pubblico sempre più vasto grazie alla diffusa distribuzione delle opere praticata con il sostegno della Regione Sardegna.
Alcuni film sono stati selezionati quest’anno per la capacità espressiva, altri per il singolare stile narrativo, altri ancora per la creatività e originalità con la quale sono descritti eventi, situazioni, personaggi, emozioni e sentimenti. Taluni sono stati candidati al David di Donatello e al Nastro d’Argento, altri hanno ottenuto premi internazionali e riconoscimenti in diversi Festival cinematografici. Anche se sono tutti girati in Sardegna, i film di “Visioni Sarde” non sono localistici, ma vogliono esprimere temi universali. È un cinema fatto in Sardegna ma con respiro internazionale.
“Visioni Sarde” propone ad Ozieri otto opere di alto livello qualitativo che, seppur con linguaggi e stili diversi, hanno saputo immortalare l’attualità toccando temi di interesse universale come la migrazione dei popoli, la guerra, le servitù militari, il razzismo, il distacco, il valore dell’amicizia, il disturbo borderline di personalità, le profonde emozioni indotte dai suoni prodotti dall’uomo e dalla natura.
Questi i titoli in cartellone:
“Dans l’attente” di Chiara Porcheddu. La sensazione di attesa e di sospensione temporale di chi – in un centro di accoglienza – si è lasciato alle spalle una vita e non è ancora entrato nella nuova.
“Eccomi (Flamingos)” di Sergio Falchi. Quando la realtà bussa alla porta di un vecchio pescatore nei panni di una giovane migrante, le sue convinzioni e la sua indifferenza vengono messe in discussione. Sarà la natura, infine, a ispirargli una nuova intima consapevolezza.
“Il nostro concerto” di Francesco Piras. Ognuno, almeno una volta nella vita, ha il suo momento di gloria. In una chat-room, un eccentrico pensionato incontra una pianista tedesca e tra i due nasce una singolare amicizia fatta di musica e piccoli momenti di quotidianità.
“Sonus” di Andrea Mura. Un viaggio onirico, in una Sardegna sospesa nel tempo, all’interno dei suoni primordiali prodotti dall’uomo e dalla natura.
“La notte di Cesare” di Sergio Scavio. Cesare è un uomo anziano e solitario. Una sera la sua vicina di casa gli chiede di badare a suo figlio Kadim. Tra i due si creerà un rapporto che travalica l’età e le differenze culturali.
“Spiritosanto – Holy Spirit” di Michele Marchi. Un adolescente borderline che vive affidato ai servizi sociali usa il sacramento della cresima per tentare di risolvere i suoi problemi giudiziari.
“The Wash – La lavatrice” di Tomaso Mannoni. A Capo Teulada c’è un poligono militare. Si cerca la verità sulla causa dei decessi per tumore, riconducibili alle esercitazioni militari. Un silenzio assordante, un paesaggio bellissimo e terribile allo stesso tempo.
“Warlords” di Francesco Pirisi. Due bambini – uno in Africa, l’altro in Siria – affrontano la guerra che distrugge senza pietà i rispettivi paesi. Per cercare di sopravvivere il primo deve combattere in una milizia para-militare, il secondo deve fuggire dalle bombe.
La distribuzione nel mondo dei cortometraggi di “Visioni Sarde” è resa possibile grazie al sostegno finanziario della Regione Sardegna, Assessorato del Lavoro ai sensi della L.R. 7/1991. La gestione del progetto regionale è stata affidata a Sebastiano Tettei presidente del Circolo “Su Nuraghe” di Alessandria.
Il costo è di € 5,00 e comprende l’aperitivo di benvenuto. È gradita la prenotazione al numero 079 7851052