Sono rientrati oggi 27/08/2019 partendo dall’aeroporto di Cagliari con scalo a Roma e proseguimento per Minsk, gli ultimi gruppi di bambini bielorussi che hanno trascorso le vacanze estive in Sardegna ospiti delle famiglie aderenti al Progetto Chernobyl estate 2019 dell’Associazione Cittadini del Mondo di Cagliari.
I primi arrivi sono stati a giugno per le accoglienze della durata di tre mesi, mentre gli agli altri arrivi si sono avuti a luglio e agosto per soggiorni della durata di due e di un mese.
Le partenze a fine agosto consentono ai bambini di essere presenti regolarmente in patria per l’inizio dell’anno scolastico.
Il primo settembre in Bielorussia, (quest’anno ricadendo di domenica sarà il 2), è il primo giorno di lezione in tutte le scuole di ogni ordine e grado e all’università, tale giornata chiamata anche il “primo suono di campanella” è una vera e propria festa che coinvolge la società bielorussa nel suo complesso.
Complessivamente le accoglienze realizzate questa estate in Sardegna a vario titolo, come confermato anche dal Consolato onorario Bielorusso in Sardegna sono state intorno alle 100 unità.
Il Console onorario Bielorusso nell’Isola Giuseppe Carboni, in un messaggio inviato alle famiglie accoglienti “ha voluto sottolineare la profonda riconoscenza delle istituzioni bielorusse nei confronti delle famiglie della Sardegna che con grande generosità ospitano i bambini di questa Repubblica. Una solidarietà ormai trentennale che continua a rafforzare i profondi legami di amicizia e di cooperazione che contraddistinguono i rapporti sardo-bielorussi. Un vero e proprio esempio di efficace diplomazia popolare dal basso che oggi coinvolge istituzioni, associazioni, organizzazioni ed enti dei due territori.”
Nel corso del soggiorno in Sardegna i bambini bielorussi hanno avuto occasione di avere un salutare cambio climatico con tanto mare e sole, un grande iniziativa di solidarietà, scambio culturale.
PERCHE’ IL PROGETTO CHERNOBYL:Un periodo di permanenza lontano dalle zone contaminate con una dieta ricca di proteine e vitamine consente di eliminare fra il 50% e il 70% degli isotopi radioattivi, con particolare riferimento al cesio 137 che si accumula dell’organismo dei bambini- La Centrale Nucleare di Chernobyl pur trovandosi in Ucraina ha riversato in Bielorussia oltre i 2/3 terzi del materiale radioattivo fuoriuscito. (Chernobyl si trova a soli 5 chilometri dalla frontiera Bielorussia, e purtroppo il giorno dell’incidente i venti soffiavano in direzione del territorio bielorusso)
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