Alla cortese att.ne
Assessore della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis
Pregiatissimo Assessore,ritengo necessario portare alla tua attenzione il tema relativo al mancato raggiungimento degli obiettivi individuati nell’art. 47 della Legge Regionale 23 del 1998, per le zone di ripopolamento e cattura. Rilevo anche una applicazione parziale e limitata della stessa norma in relazione alla mancata rotazione delle aree destinate a tale misura.
Non è dato conoscere quali e quanti piani di gestione sono stati programmati e attuati sul territorio regionale per le zone “temporanee” di ripopolamento e cattura. Al riguardo avrei la necessità di comprendere e di acquisire attraverso le relazioni annuali delle attività svolte e dei risultati ottenuti previsti dalla stessa legge, per poter meglio comprendere i benefici ovvero i limiti dello strumento di gestione delle zone di ripopolamento e cattura.
È del tutto evidente che il mantenimento oltre il limite temporale massimo previsto dalla norma, e il mancato avvio delle rotazioni tra le zone di ripopolamento e cattura, crea delle situazioni anacronistiche facendo venir meno la finalità di fondo della stessa legge. Basti pensare ad esempio che oramai la presenza di queste zone supera abbondantemente i 6 anni di durata previsto dalla legge, e nel frattempo, ad esempio, una pernice sarda fa in tempo a nascere, proliferare e morire all’interno delle stesse zone individuate, facendo decadere lo spirito della norma che vuole sia il ripopolamento, ma nel contempo offrire la possibilità della cattura.
Tale esigenza non può prescindere dal fatto che comunque deve essere garantito l’obiettivo del ripopolamento e il pieno rispetto dei vincoli per la garanzia della sostenibilità nell’attività di cattura.
Ti invito pertanto ad intervenire per ripristinare una corretta gestione della problematica rappresentata, nella piena osservanza dei limiti in essa previsti, ma nel contempo ti chiedo che possano essere concesse tutte quelle opportunità che vengono previste nella normativa vigente, riaprendo le zone chiuse incomprensibilmente oramai da troppo tempo, e avviare quella rotazione imposta dalla legge.
Rilevo la necessità di avviare un percorso legislativo che vada ad aggiornare e rivisitare integralmente la legge 23/98 e,ritengo, inoltre, che la Regione Sardegna debba promuovere e portare all’attenzione della agenda politica nazionale l’avvio della modifica normativa della tanto agognata legge quadro nazionale n. 157/92 sulla protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio.
Si ringrazia anticipatamente e colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Il Consigliere Segretario
F.to Emanuele Cera