«L’area industriale di Porto Torres e tutto il Sin, il sito di interesse nazionale, hanno necessità della massima attenzione da parte di tutti gli enti di controllo e i recenti fatti di cronaca sono soltanto una conferma – commenta il sindaco Sean Wheeler – ho letto con attenzione il documento dell’Isde Sardegna e sarò lieto di incontrare i rappresentanti per poter discutere insieme i temi da loro menzionati, con la consapevolezza però che va fatta squadra e che i Comuni non vanno e non possono essere lasciati soli, ma hanno necessità di supporto, di dati ufficiali e precisi e di un monitoraggio costante. Questo concetto l’ho già espresso all’indomani dell’incendio avvenuto nei capannoni di E’Ambiente e Inversol e lo reitero da subito, nell’augurio che rimanga ben impresso, perché i cittadini hanno necessità di informazioni che abbiano basi scientifiche solide».
«Per questi motivi, non posso non menzionare la grande attività che finora è stata fatta per arginare l’inquinamento. La lettera dell’Isde racconta che le bonifiche non sono ancora partite, quando invece alcuni processi, non certamente tutti, sono stati avviati. Sono quindi a favore di un maggiore monitoraggio sanitario, fatto dalle autorità competenti sulla base di dati scientifici e puntuali. Il monitoraggio dovrebbe seguire un protocollo di analisi e di controllo duraturo nel tempo, e non può essere un‘interpretazione soggettiva di dati. Detto questo, come ho scritto, ripetuto e raccontato in tutti gli incontri pubblici, sono favorevole all’utilizzo di metodi di produzione compatibili con l’ambiente e che possibilmente sfruttino energie rinnovabili. Bisogna guardare il passato e lavorare per sanare le situazioni critiche, ma allo stesso tempo indirizzare le scelte industriali verso produzioni con impatti ecologici possibilmente tendenti allo zero o addirittura che attivino processi di economia circolare».