La Luminaria, per noi, è l’espressione delle cose più belle del paese: arte, tradizione, storia, cultura, gastronomia, in una fusione unica costituiscono un grande veicolo pubblicitario per Praiano. Attraverso questa manifestazione, che raccoglie le più belle realtà del territorio, facciamo conoscere la bellezza della nostra chiesa, la bellezza della nostra storia. Nel corso di questi ultimi anni abbiamo investito tanto per rendere questo evento fra i più importanti e prestigiosi della Costa d’Amalfi e di tutta la Campania. Abbiamo raggiunto un livello molto alto ed ogni anno la manifestazione si arricchisce di tante iniziative. Quest’anno mi preme sottolineare la partecipazione dei bambini del paese di Praiano, che sono stati parte attiva sia delle manifestazioni, sia di tutta l’organizzazione dell’evento. Tantissimi gli ospiti sul nostro territorio. Luminaria strumento di conoscenza e promozione della Costiera Amalfitana e di Praiano”.
Lo ha dichiarato Giovannino Di Martino, sindaco di Praiano, commentando il grande successo delle Luminaria 2019 ottenuto anche nella serata di ieri. È boom di presenze con alberghi pieni e posti esauriti. Boom di turisti stranieri, provenienti anche da Australia e Canada, e numerose le riviste internazionali che hanno dedicato spazio alle Luminaria 2019. Alle 21 e 30 di ieri, 3 Agosto, I Ragazzi di Praiano hanno acceso più di 3.000 lumini mentre si spegnevano le luci nel borgo.
L’inizio è stato dato dalle campane della Chiesa in Piazza San Gennaro. Grandissima la partecipazione di pubblico allo spettacolo eseguito, in esclusiva assoluta, dalla Compagnia francese “Le Salamandre” con tamburi di fuoco. Questa mattina il concerto all’alba sul piazzale del Convento di San Domenico a 650 metri sul livello del mare. Questa sera, 4 Agosto, il gran finale con i fuochi che danzeranno sulle note dell’Orchestra Nuova Scarlatti di Napoli.
Dunque dall’1 al 3 sera, a Praiano, il suono delle campane del Convento di Santa Maria a Castro e della Chiesa di San Gennaro, ha dato il via alla commuovente accensione dei lumini con la bella coreografia, curata dai “Ragazzi della Luminaria“, lungo il decoro del pavimento maiolicato della piazza. Da qui è stato possibile ammirare la suggestiva illuminazione del complesso monumentale della chiesa e del convento di Santa Maria a Castro/ San Domenico.
Anche ieri sera, le mappature architetturali proiettate sulle pareti della chiesa di San Gennaro, hanno condotto i visitatori in un viaggio virtuale fantastico dove le fiamme, il fuoco e i colori sono stati i protagonisti principali. Durante le tre serate la “Compagnie La SALAMANDRE” si è esibita in performances di fiamme, acrobazie e fuoco nello scenario della Costiera.
Percorsi in vicoli illuminati solo da candele e sullo sfondo il panorama offerto dalla Costiera. Tutto con il fuoco! Trampoli, spade fiammeggianti e anche rievocazioni di battaglie. Poi, nel cuore della notte, favole, candele, luci, storie.
Lo spettacolo si è avvalso della speciale collaborazione artistica degli eroi della Luminaria di San Domenico, i Ragazzi della Luminaria. Anche il trekking notturno. La Costiera ha sentieri meravigliosi.
Gli escursionisti, accompagnati dalle Guide Ambientali Escursionistiche dell’Aigae, sono partiti al tramonto da Agerola. Attraverso il Sentiero degli Dèi all’imbrunire, hanno raggiunto Praiano passando sulla terrazza del Convento di San Domenico, luogo unico in tutta la Costa d’Amalfi, antico sito di culto ora culla di arte e paesaggio, per poi proseguire in discesa e raggiungere il centro del paese per ammirare le Luminaria di Praiano.
È una tradizione risalente al ‘600 in onore di San Domenico. Si tratta di una tradizione antica iniziata nel 1606, quando in paese, a Praiano, giunsero i monaci domenicani dal rione napoletano della Sanità.
Nei secoli passati tutti i cittadini conservavano durante l’anno i rami secchi, i tralci di vite, di alberi e arbusti realizzando le “fascine”, che poi bruciavano nei propri giardini i giorni antecedenti il 4 Agosto, Festa di San Domenico, in onore al frate Domenicano, venerato nel convento di Santa Maria a Castro.
Ancora oggi i cittadini partecipano alla suggestiva manifestazione adornando le terrazze, le finestre, le stradine e le cupole delle abitazioni con lumini, candele e fiaccole. L’elemento fuoco è il protagonista assoluto.
La grande storia di questa tradizione tra le più antiche e spettacolari in Italia:
La Luminaria di San Domenico è una antica tradizione del ricco patrimonio storico e culturale di Praiano, si festeggia dall’ 1 al 4 Agosto di ogni anno al convento di Santa Maria a Castro, dove si venera San Domenico; tale devozione si tramanda dal 1606, dalla venuta dei frati Domenicani della Sanità di Napoli. La festività è preceduta da un triduo, durante il quale si realizza questa affascinante e suggestiva tradizione. Da qualche decennio, aveva perso parte del suo fascino a causa dell’avvento dell’energia elettrica e sostituendo le candele con le lampadine, dal 2001 è tornata agli antichi splendori e vede la partecipazione di tutti i cittadini – ha concluso Giovannino Di Martino, sindaco di Praiano – i quali con delle singolari e affascinanti illuminazioni a cera, adornano le terrazze, le finestre, i giardini, le stradine, le cupole delle abitazioni e giovani praianesi decorano con 3.000 candele ogni sera anche la piazza San Gennaro. Nei secoli passati tutti i cittadini, durante l’anno, conservavano i rami secchi di tralci di vite, di alberi e arbusti, realizzando le “fascine” che poi bruciavano per l’occasione nei giardini, si conservavano barattoli di latta, di vetro, stracci, olio e strutto irrancidito per poi realizzare le fiaccole. La Luminaria ha un preciso significato: la mamma di San Domenico, prima di partorire, sognò un cane con una fiaccola in bocca che incendiava il Mondo, a significare che il nascituro avrebbe portato in tutto il Mondo la Parola di Dio.
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