Quest’oggi, nella sala 11 del Castello, il sindaco del Comune di Castelsardo Antonio Maria Capula e il direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Tempio – Ampurias, Francesco Tamponi, firmano un protocollo di intesa per l’istituzione della “Rete Museale di Castelsardo”.
La Rete Museale intende mandare a sistema i luoghi della cultura presenti in città: Il Castello, con il Museo dell’Intreccio e le sue articolazioni; la Cattedrale di sant’Antonio Abate e il Museo Ampuriense nelle sue cripte; il Palazzo Episcopale, sede di mostre permanenti e provvisorie; in collaborazione con la Confraternita di Santa Croce, la Chiesa di santa Maria delle Grazie.
La Rete Museale, qualificando i servizi culturali della città, vuole offrire ai visitatori un pacchetto articolato di servizi volti all’accoglienza, mediante le visite accompagnate ai punti espositivi e ai luoghi della storia, degli accadimenti e dei personaggi che hanno caratterizzato il tessuto urbano di Castelsardo. L’offerta culturale sarà integrata da mostre ed eventi di vario tipo che permettano di valorizzare diversi ambienti e luoghi della Città.
Il nuovo sistema prevede una razionalizzazione nell’emissione dei biglietti che assume le caratteristiche di una proposta variegata. Il Sistema emetterà un biglietto unico integrato adattabile alle diverse esigenze e ai differenti livelli degli utenti. L’emissione di biglietti ordinari sarà integrata da altre tipologie di bigliettazione. Tra i vari titoli saranno innovativi, per Castelsardo, alcuni tipi di card che permettano, oltre alla visita della Rete Museale cittadina, anche l’accesso al più ampio sistema Museum Tempio – Ampurias collegato ad altre partnerships.
La Rete Museale di Castelsardo intende coinvolgere altri attori, quali gli imprenditori del territorio impegnati direttamente e indirettamente nel settore turistico; le associazioni di volontariato di vario tipo; e più genericamente il mondo della cultura e delle arti, per promuovere una autentica partecipazione dal basso. La collaborazione tra diversi attori creerà un positivo clima di compartecipazione, capovolgendo radicalmente il sistema dirigista che ha governato fino ad oggi le iniziative artistiche e culturali a Castelsardo.