Il gruppo di coordinamento ha messo in evidenza la grande difficoltà di interazione, sperimentata purtroppo in questi ultimi anni, con il precedente assessorato alla sanità, che non ha saputo dare risposte adeguate ed in tempi accettabili alle richieste ed alle necessità dei diabetici sardi. Sarà molto importante ed oserei dire fondamentale poter definire con i nuovi responsabili appena eletti un nuovo piano di azione.
Negli anni precedenti si sono ottenuti alcuni buoni risultati nel campo dei presidi sanitari, come l’utilizzo delle nuove tecnologie oggi disponibili in Italia. Quello che però manca e che ha causato effetti indesiderati sulla popolazione interessata a questa malattia, intendo dire in particolare le famiglie dei tanti bambini diabetici, è soprattutto un piano programmatico regionale, che consenta di predisporre un progetto di interventi tecnici, finanziari ed operativi.
È stato messo in evidenza che per la predisposizione di questo piano è indispensabile la partecipazione delle confederazioni dei malati, le sole che conoscono realmente in profondità le necessità e le criticità affrontate quotidianamente da famiglie e malati. Già in altre regioni italiane come il Lazio un simile programma è stato sviluppato in maniera efficace ed è stato successivamente condiviso tra assessorato competente ed associazioni. Basterebbe prendere a modello quel tipo di esperienza e calarla all’interno delle caratteristiche specifiche della Regione Sardegna.
Nonostante le difficoltà sopra citate il coordinamento ha messo in evidenza che entro settembre verrà comunque preparato dalle Associazioni una bozza di piano, che verrà poi discusso con la Regione e con gli organismi statutari regionali.
A fine anno verrà anche organizzato il convegno annuale di diabetologia. Quest’anno tratterà dei nuovi strumenti tecnologici, del pancreas artificiale e della ricerca scientifica portata avanti dalle Federazione Diabete Giovanile.
Non meno importante è l’organizzazione del campus per i bambini dai 6 ai 12 anni, strumento importante per mettere insieme medici, genitori e bambini ed affrontare congiuntamente i temi legati alla gestione quotidiana della malattia ed al miglioramento continuo dello stile di vita dei piccoli.
In conclusione, è stato nominato Antonio Cabras come nuovo presidente del gruppo di coordinamento al posto di Stefano Garau, che a sua volta è stato nominato vicepresidente insieme a M. Calvisi.
In estrema sintesi tante cose sono state fatte, ma altrettante ne rimangono da fare per migliorare, in modo congiunto e coordinato con la Pubblica Amministrazione e le organizzazioni della sanità in Sardegna, il supporto ai malati ed alle famiglie sarde da parte delle istituzioni e dei medici competenti.
Il coordinamento delle Associazioni dei diabetici della regione Sardegna ritiene che occorra immediatamente passare ad una fase realizzativa e risolutiva da parte della Pubblica Amministrazione: troppo tempo è passato senza nulla di fatto sui temi importanti sopra descritti ed un’attesa senza risultati concreti non è più accettabile.