La scrivente Organizzazione Sindacale prende atto del vero e proprio disastro conseguito all’operato della precedente giunta Regionale.
Una riforma Sanitaria impostata ideologicamente, su base indiziaria, e portata avanti senza il benchè minimo cronoprogramma attuativo, ha gettato nel caos gran parte della Sanità isolana.
L’asincronia della riforma, focalizzata sul taglio delle prestazioni ospedaliere, ha lasciato al palo la riforma territoriale provocando di fatto una importante riduzione della offerta sanitaria ai cittadini.
Abbiamo più volte segnalato, scritto, manifestato e anche urlato che la pazienza e la speranza, cui dopo i diversi incontri avuti in passato a livello di Assessorato alla Sanità e di Direzione Generale ATS, si era lasciato spazio, erano decisamente fuori luogo.
Gli effetti della riforma sanitaria e della creazione del mostro ATS appaiono tanto gravi da sembrare inverosimili.
Scarsa o nulla attenzione è stata dedicata alla manutenzione e all’aggiornamento tecnologico. La ridotta schiera di medici e operatori sanitari si trova a combattere con armi spuntate, macchinari che si guastano in continuazione, sistemi informatici che funzionano in modo approssimativo, condizioni climatiche avverse per guasti agli impianti di condizionamento e tanto altro.
Ma non basta, contestualmente si è andati ad infangare a tutti i livelli la dignità professionale dei medici ed operatori sanitari che sono stati abbandonati e lasciati sempre più soli di fronte ad una situazione diventata insostenibile. Organici ridotti si trovano a far fronte a istanze di salute provenienti da un numero sempre maggiore di persone bisognose di cure.
La salute del lavoratore, di cui a parole si vuole garantire l’incolumità fisica, viene continuamente messa a rischio da ritmi di lavoro sempre più massacranti.
Quello che è peggio è che tutto questo viene anche disconosciuto, poiché, a fronte di ore di lavoro oltre l’orario contrattuale “regalate” alla amministrazione, queste vengono poi cancellate dal cartellino ogni fine anno.
Porre rimedio alla situazione descritta non sarà semplice dal momento che oltre alla
mancata progettazione e programmazione della riforma è mancata anche la programmazione a medio-lungo termine sul fabbisogno di personale.
Infatti, per quel che riguarda i medici, non è stato potenziato il numero di posti in scuola di specializzazione in modo da avere un numero di specialisti sufficiente a far fronte a pensionamenti ed eventuali trasferimenti. Siamo pertanto al paradosso: centinaia di neolaureati a spasso e Ospedali vuoti.
Questa situazione non può più essere sopportata in silenzio, per il bene degli operatori e dei pazienti.
A questo punto chiediamo al nuovo esecutivo Regionale tempi di reazione rapidi e fatti concreti.
I lavoratori e le persone malate bisognose di cure non possono attendere le risposte con i tempi della burocrazia.
Tutti i lavoratori della Sanità che hanno retto, al limite della sopportazione umana, l’impatto di questo tsunami che si è abbattuto sulle residue risorse fisiche e mentali, non possono accontentarsi di semplici istanze di principio volte a tenere aperto con organici e mezzi sempre più risicati questo o quel Servizio/Presidio Ospedaliero/Unità Operativa.
I servizi, le Unità Operative e gli Ospedali si tengono aperti con le assunzioni delle figure professionali sufficienti a farli funzionare correttamente e la fornitura delle apparecchiature e attrezzature adeguate, non con gli ordini di servizio o i turni massacranti.
La mastodontica macchina amministrativa ATS non è stata in grado di gestire in modo adeguato il rimodellamento organizzativo innescato e tutto ciò si è di fatto tradotto nella incapacità di dare risposte adeguate e tempestive. Infatti l’efficienza amministrativa del sistema è drammaticamente peggiorata.
Non esiste certezza di responsabilità. Figure apparentemente nevralgiche nella organizzazione annaspano nella incertezza delle loro funzioni.
Praticamente tutte le procedure si impantanano in un mare magnum di burocrazia confusa.
I tempi della macchina amministrativa non appaiono in linea con la necessità di fornire alcun tipo di risposta in tempo reale.
Direi che il tempo degli alchimisti e saltimbanchi è finito!
Gli operatori sanitari e la gente vogliono rispetto, fatti concreti e risposte serie.
Facciamo appello alle forze politiche che attualmente governano la nostra Regione perché si facciano carico di portare soluzioni ai problemi purtroppo solo parzialmente descritti.
Attendiamo non solo segnali ma una svolta decisa per il reale soddisfacimento dei bisogni di salute della gente ed il rispetto e la valorizzazione della professionalità degli operatori sanitari e, perché no, anche la tutela della loro serenità, della loro salute ed integrità fisica.
f.to dott. Luigi Curreli
Coordinatore ANAAO ASSOMED
Dirigenza Medica ATS