“Il Lago Omodeo, è diventato un elemento identitario del nostro territorio e noi abbiamo voluto mettere in risalto le caratteristiche di questa importante risorsa idrica, organizzando sulle sue rive questa importante manifestazione”, ha detto il sindaco di Sorradile, Pietro Arca, durante il discorso di apertura della Tavola rotonda “Libri da gustare – osteria letteraria”, pensata per valorizzare il confronto sul patrimonio enogastronomico e sul modo di raccontarlo.
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L’evento si è svolto Domenica 28 luglio, con inizio alle ore 11,30 nella struttura turistica Il borgo del lungolago.
Dopo i saluti del sindaco Pietro Arca, ha coordinato i lavori della Tavola rotonda, il giornalista Vito Biolchini. Molto interessante e documentata l’esposizioni del giornalista enogastronomo Gian Piero Pinna, che nel corso del suo intervento, ha illustrato alcuni fatti storici che hanno caratterizzato l’alimentazione dei Sardi riferendo sul contenuto di alcuni documenti, dei pochissimi che ci sono pervenuti e ha riferito di una testimonianza risalente al 1610, riportata in una informativa che Martin Carrillo, Visitatore Generale del Regno, fece al suo Re, che tra le altre cose, faceva anche una dettagliata descrizione di una grande festa che venne data in occasione della Messa nuova del dottor Antioco Marcello, Rettore di Mamoiada.
“Per allestire il banchetto in onore di Don Antioco Marcello – ha sottolineato Gian Piero Pinna – il Carrillo riferisce che furono necessarie: 22 vacche grandi, 26 vitelli, 28 capi di cacciagione tra cinghiali e caprioli, 740 castrati, 300 tra agnelli, porchetti e capretti, 600 pollastri e galline, 65 pani di zucchero, 50 libre (oltre dieci chili) di pepe, chiodi di garofano e zafferano, occorsero circa 280 starelli (circa 117 quintali) di grano per la panificazione, un quintale di riso, un quintale di datteri, 50 piatti di mangiar bianco, 500 uova, più di 3000 pesci tra grandi e piccoli, 25 grosse botti di vini di diverso tipo e una grande quantità di confetti e dolciumi. Il Visitatore Generale del Regno, specifica anche che al grande banchetto paesano, avevano partecipato oltre duemilacinquecento persone. Un altro pranzo di un certo rilievo – ha continuato Pinna – si svolse ad Oristano, per l’inaugurazione della statua ad Eleonora d’Arborea nel 1881. A preparare il banchetto per le personalità illustri intervenute all’evento, fu chiamato Luigi Caldanzano, che dall’ottobre 1877, aveva aperto, il più lussuoso albergo con ristorante di Cagliari, La Scala di Ferro. Il sontuoso pranzo per 142 persone, era stato allestito a spese del Municipio di Oristano e tra le pietanze che il Caldanzano aveva inserito nel menu, c’erano le seguenti portate: Consommé al tapioca; Granelli di montone e zucchette; Aragosta con la maionese; Filetto di bue al Madera con purè; Vulvas di piccioni; Lombo di vitella d’Oristano; Asparagi al gratin; Ciliegie allo spirito; Punch alla romana (metà gelato all’ananas, metà gelato all’arancia, mischiati con albume d’uovo a neve, champagne, rhum e maraschino); Gelati; Gateau e dolci assortiti; Frutta e formaggio; Vini diversi e liquori.
Rallegrò il banchetto la musica della banda del 52° Reggimento Fanteria, che era stata sistemata in un cortile interno del Seminario, dove pare che avvenne il ricevimento. Alla fine del pranzo – conclude Pinna – cominciarono i discorsi, alla quale parteciparono una ventina di illustri oratori dell’epoca. Le cronache dicono che nell’intervallo tra un discorso e l’altro, fu servito anche lo champagne.
Al tavolo dei relatori, c’era anche Roberta Deiana, Food stylist e autrice di cucina, tra cui un manuale di impiattamento, due saggi sul cibo in letteratura e una raccolta di ricette «à la manière de», un piccolo ricettario per cuochi perdigiorno (Premio Selezione del Bancarella Cucina 2011). La Deiana, è stata anche giudice nella trasmissione di cucina Hell’s Kitchen. L’altro relatore, Pietro Paolo Arca, è il Fiduciario di Slowfood Oristano e anche tecnico dell’agenzia Laore, oltre che presidente della Giuria del Premio per l’olio extravergine d’oliva Montiferru.
A seguire Showcooking “Cibo buono e autentico”, con degustazione dei prodotti tipici locali, durante la quale la chef Marina Ravarotto, ha proposto tre sue rielaborazioni di piatti tipici sardi.
L’evento, arrivato alla quinta edizione, si è svolto dal 26 al 28 luglio 2019, nell’intento di valorizzare un territorio dal grande valore ambientale, naturalistico e turistico, come quello del Lago Omodeo, coinvolgendo le isole di Sicilia, Corsica, Baleari e Malta, sviluppando un filo conduttore relativo alle donne.
La tre giorni del Premio Biennale “Lago Omodeo – Noi sardi nel mondo”, ha visto coinvolti anche tre personaggi di spicco nel panorama internazionale a cui è stata conferita la cittadinanza onoraria. Si tratta di Barbara Serra, nata a Milano da padre sardo e madre siciliana, prima giornalista, non di madre lingua inglese, a condurre un TG nel Regno Unito. Dopo aver lavorato alla BBC e a Sky News, dal 2007 è il volto dell’emittente araba Al Jazeera English. L’altro destinatario del premio è stato Ciriaco Goddi, nato a Nuoro e cresciuto a Orune, che vanta un prestigioso curriculum, tra cui l’Università di Harvard negli Stati Uniti, che per lui è stata un vero trampolino di lancio, facendolo diventare, un ricercatore di fama mondiale. Nel 2019, il suo team ha pubblicato la prima immagine di un buco nero al centro della galassia M87 nell’ammasso della Vergine.
Il terzo riconoscimento, è stato assegnato a Stefano Guzzetti, un musicista e compositore, molto apprezzato anche negli Stati Uniti e in Giappone, ma vanta pure un prestigioso record di 32 milioni di ascolti su Spotify. La sua produzione spazia dalle colonne sonore per il cinema, alla musica elettronica ed è considerato uno dei più interessanti compositori e pianisti della scena neoclassica internazionale. Ma nella tre giorni ci sono stati anche altri interessanti eventi, come la Mostra archeologica Su Monte, con le testimonianze della storia antica di Sorradile e le musiche e i canti in omaggio alle donne del Mediterraneo e all’artista Andrew Vicari, oltre a un concerto di Claudia Aru. Nella seconda giornata, al Centro di Aggregazione Sociale “Diverse abilità in arte”, una mostra con le produzioni artistiche femminili della Sardegna, a cui è seguita una tavola rotonda su “Le donne delle Isole – tra storia, cultura, ambiente, turismo ed enogastronomia”, con la partecipazione di rappresentanti delle principali isole del Mediterraneo. Sul Lungolago, invece, si è svolta la 8 Km di corsa, a cura del Marathonclub di Oristano, in collaborazione con l’UISP, a cui è seguita una dimostrazioni di tiro con l’arco ad opera degli arcieri Sher-dan Arcu Aristanis. Nel pomeriggio, sfilata di moda “I colori del Mediterraneo”con le creazioni delle sorelle Piredda, svoltasi nelle terrazze de Il borgo sul lago, a cui ha fatto seguito il conferimento del premio biennale “Lago Omodeo – Noi Sardi nel Mondo”, alla giornalista, Barbara Serra, allo scienziato, Ciriaco Goddi e al musicista – compositore, Stefano Guzzetti. Ha presenterà l’evento Incoronata Boccia, quindi, spazio ad animazione musicale, degustazione di prodotti tipici, premiazione dei vincitori della 8 Km di corsa sul Lago Omodeo e spettacolo musicale col trio formato da Francesca Corrias, voce, flauto e chitarra, Filippo Mundula al contrabasso e Pier Paolo Frailis alla batteria, che hanno proposto un repertorio di brani originali e della tradizione popolare brasiliana.
All’evento era esposta anche la mostra “Jazz in Sardegna”, dei fratelli Angelo e Tarcisio Fodde, che due anni fa, ebbe il vernissage al San Martino di Oristano e su richiesta degli organizzatori del Festival cinematografico di Tavolara, è stata ospitata anche al Museo archeologico di Olbia.
Rosy Massa