“Tale evento ha lanciato un messaggio chiaro: si può e si deve venire in Costiera soprattutto utilizzando la via del mare. In tal senso – ha continuato Porpora – vorremmo ringraziare la Travelmar. Importante è stato il supporto anche della Proloco cittadina e provinciale con le presenze costanti di Giuseppe Apicella e Mario De Iuliis che sono rispettivamente Presidente della Proloco di Minori e Presidente provinciale della Proloco di Salerno“.
Il corteo dei zampognari del gruppo Simphonia di Minori che da decenni mantiene tale tradizione minorese inaugurando il Natale e che hanno sfilato in queste sere a Minori suonando la Novena con i personaggi del presepe napoletano del ‘700 ed ancora la contemporaneità delle scene teatrali di Accussia Natalea, ha ottenuto un successo di pubblico davvero notevole. Tutti gli spettacoli sia il primo giorno che il secondo, hanno fatto registrare tutti i posti esauriti. Stasera si replicherà ancora e sono attese altre migliaia di visitatori.
Alle ore 21, tutto si è fermato ed in contemporanea sono partite le scene in più punti della città. Lo stesso accadrà tra qualche ora, anche questa sera. Dinanzi alla Basilica di Santa Trofimena la scena di Quanno nascette Ninno, in Piazza Garofalo Te piace ‘o presepio, nell’Area Archeologica della Villa Romana (del Primo Secolo d.C.) la Terza Scena dedicata al Viaggio di Razzullo e Sarchiapone, i due personaggi del Presepe Napoletano con dialoghi, canti e musiche aggiunte al testo della tradizione popolare nel corso dei secoli, la Quarta scena è stata Lacreme napulitane, in Piazza Umberto.
Poi le Vie del palato con struffoli, gli ‘ndundari pasta artigianale della tradizione natalizia minorese, la Scarola Natalina, il sanguinaccio, le melanzane al cioccolato. Questo pomeriggio il pastaio Marco Della Pietra, ha lavorato la pasta a mano dinanzi a telecamere e stampa italiana ed estera, illustrando le fasi di preparazione. Poi la stampa ha assistito alla lavorazione del Limoncello, grazie ad un’illustrazione dettagliata di Francesco Gambardella.
“In Costiera abbiamo il Sentiero dei Limoni a Minori che dura semplicemente un’ora. Prima che venisse costruita in epoca borbonica la SS 163 Amalfitana, da molti definita una delle più belle, tutti i paesi della Costiera Amalfitana erano collegati tra di loro da sentieri di montagna e mulattiere. Ecco queste stradine rappresentano le prime vie di comunicazione, ora visitabili come musei. Seguendo il Sentiero dei Limoni c’è la grande opportunità di attraversare il pittoresco villaggio di Torre con la splendida chiesa di San Michele Arcangelo risalente al X secolo. Un villaggio caratterizzato da abitazioni sparse circondate da giardini di limoni. In questa zona fino a qualche decennio fa – ha concluso Antonio Porpora – era attivo il più grande fondo di limoni della Costa d’Amalfi, la produzione veniva venduta per la maggior parte all’estero e coinvolgeva un numero consistente di famiglie residenti. L’importanza di Torre come zona votata alla produzione di limoni è testimoniata anche da un documento del 1628, nel quale si legge come i frutti più frequenti del suo territorio sono limoni e limoncelli, dei quali caricano le barche per Roma; questi frutti nascono particolarmente nel luogo detto Torre. La coltivazione del limone ha di conseguenza modificato l’aspetto stesso del territorio, caratterizzato dai tipici terrazzamenti con i muri a secco (le famose macerine) e dai canali artificiali di irrigazione. Le strette stradine che si ramificano lungo quella principale conducono al convento di S. Nicola a Forcella e al campanile dell’Annunziata, nell’omonima località. Il Limone “Costa d’Amalfi” oggi è IGP, prodotto simbolo del territorio costiero forse già dal ‘500. Il Sentiero offre un viaggio nei profumi ed in compagnia dei colori meravigliosi dei limoni andando da Maiori a Minori o anche viceversa immergendosi nella macchia mediterranea con ulivi, viti e terrazzamenti di “sfusato amalfitano” magari incrociando i simpatici contadini durante la raccolta. Dalla piazzetta di Torre inizia poi una piacevole discesa verso Minori con lunghe scalinate, casette bianche, limoneti e cortili. Al belvedere della pianta di mirto in un solo colpo d’occhio si domina tutto il paese di Minori con l’imponente Basilica di Santa Trofimena ed il suo campanile, la spiaggia, Torre Paradiso, Ravello, le montagne di Scala ed Agerola e, più in lontananza, Amalfi ed Atrani. Altri pochi scalini e si giunge nel centro storico di Minori, la Città del Gusto della Costiera Amalfitana, patria della pasta artigianale“.
“Apriamo all’ospitalità, all’accoglienza, perché vogliamo turisti e li aspettiamo anche durante l’Inverno per vedere con un occhio diverso la Costiera Amalfitana – ha affermato Andrea Reale, sindaco di Minori, nell’augurare la kermesse dinanzi anche alla stampa estera – perché puntiamo alla destagionalizzazione del turismo. Ai turisti balneari abbiamo voluto dare un’anteprima delle nostre tradizioni natalizie, in modo tale che possano essere testimonial nel mondo della Costiera e far comprendere che non abbiamo solo il mare e l’Estate ma che siamo pronti ad accogliere sempre“.