Tratta dal romanzo “Addia”, scritto a quattro mani da Paola Alcioni e Antoni Maria Pala, (vincitore nel 2008 del Premio Deledda per la letteratura in lingua sarda) l’opera racconta del viaggio di una donna contemporanea nell’ancestralità dell’isola sarda, alla ricerca delle radici della sua identità femminile. Segue le tracce della vita di un’isolana del 1500, rievoca il contesto storico dell’epoca. La donna ricopre storicamente un ruolo centrale per la propria comunità. La protagonista è maista de partu, bruxia, accabadora, colei che aiuta ad entrare e uscire dalla vita, guidata da un sentimento di pietà. Per questo è accusata di stregoneria, carcerata dall’Inquisizione e liberata dai suoi conterranei. Una messa in scena immersiva, dunque, in cui prende vita la partitura di physical theatre con la musica eseguita dal vivo dal sassofonista Gavino Murgia, artista affermato a livello internazionale, che si contraddistingue per la ricerca tra tradizione e innovazione. L’elemento teatrale e musicale è esaltato dal video in cui vengono proposte le immagini della Sardegna medievale con le sue architetture e la bellezza dei paesaggi naturalistici, grazie alle tecniche più innovative del video-mapping.
La compagnia Theandric Teatro Nonviolento sarà impegnata, inoltre, in un laboratorio dedicato al teatro nonviolento di due giorni (il 6 e 7 agosto).