Il festeggiato era Djamel Boumaaz, ex FN. Boumaaz, che ha compiuto 40 anni, balzato in diverse occasioni agli onori della cronaca per i suoi saluti nazisti con la frase “Sieg Heil” in occasione dei consigli comunali. L’immagine che è stata subito postata su Facebook e Twitter dal nostalgico quarantenne con il commento “Ho trascorso una bellissima giornata con la mia famiglia, una passeggiata, un ristorante a casa di un amico (sic) … poi è arrivata la torta di compleanno, offerta dal mio amico (sic)! “, ha lasciato di stucco molte persone, innescando, inoltre, l’ira del Centro Simon-Wiesenthal, un’organizzazione internazionale per i diritti degli ebrei, secondo cui non siamo nella Germania degli anni ’30, ma a casa di un consigliere di un partito politico francese nel 2019.
Una lettera di protesta è stata inviata il 25 luglio all’italiano Benedetto Zacchiroli, presidente della Coalizione europea delle città contro il razzismo. Djamel Boumaaz, ex esponente FN, a cui è stata regalata recentemente una torta con la svastica, ha esternato più volte, con le parole e con i fatti, il suo malcontento verso i migranti. Nel 2016, i pubblici ministeri della città di Montpellier avevano aperto un’indagine per un commento postato sul suo account Twitter, sul quale aveva scritto “Proibito a cani ed ebrei” e per avere diffuso pubblicazioni beffarde e negazioniste sull’Olocausto.
All’indignazione dei cittadini per un’immagine shock, si unisce quella di Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che da anni si batte anche contro ogni tipo di rievocazione dei due regimi che hanno determinato un passato nefasto per la storia europea e mondiale, in un momento nel quale sta prendendo piede un’ondata neonazista in tutta Europa, perché è possibile che si utilizzino queste prassi per formare i baby neonazi del terzo millennio. Lo sconcerto e il rigetto non sono però sufficienti e occorre fare molto di più. Chi ha il potere deve adoperarsi per dare un segnale chiaro e inequivocabile all’opinione pubblica.