Nei video comparivano donne nelle piscine, nelle cabine o mentre si recavano negli spogliatoi, catturate dalla telecamera di un uomo. I titoli dei filmati erano abbastanza eloquenti: “La dea dal corpo perfetto” o “Due brave ragazze ben fatte”, sono solo alcuni esempi. Altri video mostravano lo stesso film-maker/guardone mentre si masturba vicino ai bagnanti. Dal momento della scoperta, la direzione ha subito potenziato il sistema di sorveglianza e ha iniziato a collaborare con la polizia.
In questo modo è stato possibile arrestare l’individuo responsabile delle registrazioni in flagranza di reato. Il Centro Termale, ovviamente, ha sporto denuncia. Dai dati in possesso della polizia cantonale, gli oltre 500 video pubblicati dal pervertito, hanno totalizzato quasi un milione di visualizzazioni. I casi di voyeurismo in queste strutture e similari, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono ricorrenti e in forte aumento.
Ciò che preoccupa maggiormente le vittime e che i siti che ospitano i video sono generalmente all’estero e quindi risulta difficile rimuoverli. Quando avviene la violazione della sfera intima, la colpa è dei gestori che non hanno preso misure come il divieto di usare il telefono cellulare proprio per evitare simili inconvenienti. I gestori seri, che vogliono garantire la riservatezza ai loro ospiti hanno già chiaramente e con trasparenza provveduto. Infatti, in molte strutture è assolutamente vietato introdurre cellulari, oltre un certo limite della struttura.