I luoghi del festival in questa edizione si snoderanno tra il Parco tematico, Casa Pau e Casa Pittau, storiche case campidanesi e ideali scenari che ospiteranno esposizioni, installazioni, proiezioni e laboratori, con gli immancabili appuntamenti musicali, la consueta attenzione ai più piccoli e i momenti dedicati al food&beverage.
[foto id=”286394″]
Sono tanti gli ospiti che negli anni hanno partecipato al festival, sposandone la filosofia e contribuendo alla sua costante crescita, come Mogol, Jacopo Cullin, Emanuele Contis, Beppe Dettori, Rossella Faa, Elio Turno Arthemalle, Crisa, Stefania Secci, Daniela Pes, Ilaria Porceddu, Alessandro Spedicati, tra gli altri, e anche questa edizione preannuncia un cast impreziosito dalla presenza di Davide Catinari, Daniela Frongia, Ema Jons, Samuele Dessì, Gildo Atzori, Daniele Gregorini, Marcella Piccinini, Alessandro Olla, Emanuele Contis, i Ratapignata, solo per citarne qualcuno.
Visioni periferiche è, invece, il tema che caratterizza questa edizione, e pone l’accento sulla periferia, ideale e fertile terreno sul quale seminare, approfondire e sviscerare i più ampi significati legati al suo reale significato, troppo spesso relegato a luoghi ai margini, sovente indice di degrado e abbandono. La periferia costantemente contrapposta al centro, moderno e sicuro. La Sardegna (periferia d’Italia) si trova sempre più spesso a dover fare i conti con lo spopolamento dei suoi centri urbani, fenomeno che ne amplia la percezione d’isolamento. L’obiettivo, è quindi quello di guardare con nuovi occhi i luoghi che ci circondano per trovare in essi la chiave per una rinascita e riacquistare speranza nel futuro, interessarsi alle innovazioni e prendersi cura degli usi, costumi e delle tradizioni.
[foto id=”286393″]
Da questi presupposti a Samassi nasce Sa Ghia APS, nuova associazione che in questa edizione organizza il festival (con la codirezione artistica di Emanuele Contis ) e prende vita come nuovo capitolo di una storia di amicizia, interessi condivisi e voglia di fare e costruire. Un ritrovo di amici, e in seguito un gruppo di volontari, che oggi è un’associazione di promozione sociale con ragazze e ragazzi fra i 18 e i 40 anni.
MEDinART è patrocinato dal Comune di Samassi, dall’Associazione Internazionale della Terra Cruda (Terraccogliente e Unione dei Comuni “Terre del Campidano”), dall’Associazione PRO LOCO Samassi “Gianni Cattari”, dalla Fondazione Sardegna Film Commission, da Sardex.net e Ecoplastar srl , dallo STUDIO TECNICO P.I. Sandro Mancosu e dalle attività produttive samassesi.
IL PROGRAMMA
La settima edizione did MEDinART avrà inizio ufficialmente mercoledì 4 settembre alle 19.30 con la Cena (comunitaria) sotto le stelle, presso il Parco tematico di Samassi e con l’inaugurazione delle residenze artistiche che ospiteranno gli artisti Daniele Gregorini, Daniela Frongia, Ema Jons, Alessandro Olla e Alonso Crespo: un’importante occasione che lascerà al paese una traccia indelebile della loro presenza.
Il giorno dopo (giovedì 5 settembre) alle 19 a Casa Pau, si terrà la presentazione ufficiale della neonata associazione Sa Ghia APS e l’inaugurazione del festival “MEDinART 7.0 Visioni Periferiche”, con i saluti dell’Amministrazione Comunale di Samassi e la compagnia della Commissione Pari Opportunità del Comune di Samassi e dell’Associazione Culturale Terras.
[foto id=”286392″]
Immancabile, subito dopo, il momento aperitivo con una proposta di prodotti tipici locali offerti dall’associazione Casa Pau. Alle 20.45 spazio al dibattito a tema “Visioni periferiche e Resilienza” che avrà tra i suoi protagonisti i rappresentanti dell’associazione Casa Lussu e (ideatori del progetto Un caffè ad Armungia), l’associazione Propositivo per il Festival della Resilienza di Macomer, Daniele Gregorini (curatore della rete “hOMe network” di Cagliari e Assemini) per la cooperativa Urban Center e gli ideatori del Festival MEDinART Roberta Concu, Emanuele Contis e Mauro Montis. A completare il tavolo (moderato dalla manager culturale Paola Masala) interverranno sulle stesse tematiche anche i rappresentanti di Sardex srl. Alle 22 la regista bolognese Marcella Piccinini presenterà il film documentario dedicato alla figura di Joyce Lussu e intitolato “La Mia Casa e i Miei Coinquilini”, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission e la Cineteca Sarda. Chiuderanno la serata i corti del progetto “Heroes 20.20.20”.
Venerdì 6 settembre dalle 9 alle 17 a Casa Pittau, verrà aperto il cantiere partecipato “Manus de agiudu”, curato e promosso dall’associazione Internazionale Città della Terra Cruda e dall’associazione Culturale Terras. La partecipazione all’iniziativa è a numero chiuso, ma il cantiere sarà comunque visitabile e aperto a chiunque voglia immergersi nel mondo della terra cruda. Dalle 18.30, al Parco tematico spazio a un altro momento di condivisione e convivialità “Il Mondo a Tavola – Nozze di Sapori” (curato e promosso dalla Commissione Pari Opportunità di Samassi): una cena comune e multietnica in cui samassesi e nuovi emigrati condivideranno luoghi, pietanze ed esperienze.
Sabato 7 settembre la settima edizione di MEDinART vivrà la sua giornata principale già dalle prime ore del mattino (dalle 9 alle 17 continuano le attività del cantiere “Manus de agiudu” a Casa Pittau), mentre al Parco tematico apriranno la serata (alle 18.30) le attività per i più piccoli presso l’area BABYinART con Bardunfula la Ciclogiostra. Verrà allestita, inoltre, l’area Food&beverage con Brebeiburger street food. Alle 19 si terrà l’inaugurazione dei percorsi visuali realizzati dagli artisti ospiti di questa edizione: Daniele Gregorini, Daniela Frongia Jana’S, Ema Jons, Silvano Caria e Mario Grecu (questi ultimi nati e cresciuti proprio a Samassi).
Alle 21 luci e amplificatori accesi per il reading musicale di Davide Catinari “Periferie dell’Infinito”, con le sonorizzazioni di Samuele Dessì e i live painting di Gildo Atzori (e con la partecipazione di Nico Meloni): uno spettacolo al limite tra parole, suoni e visioni, con musiche originali dei Dorian Gray. Catinari, cantante e fondatore dei Dorian Gray (formazione “storica” della musica indie in Sardegna), in questa occasione veste i panni del narratore, in una performance che ruota intorno ai racconti, da lui scritti e interpretati, che attraversano la vita di tre artisti vissuti in epoche diverse del Novecento ma accomunati da una scelta estrema: Pepi Lederer (1910 – 1935), diva mancata dell‘America degli anni Trenta, il poeta e pittore argentino Alberto Greco (1931 – 1965) e Francesca Woodman, rivoluzionaria fotografa statunitense (1958 – 1981).
[foto id=”286396″]A seguire (alle 22.30) lo spettacolo audio-visivo creato su misura per la settima edizione del MEDinART intitolato “Visioni periferiche” a cura del musicista e compositore Emanuele Contis, del compositore e sound artist Alessandro Olla e del filmmaker Alonso Crespo: una performance dal vivo che ricercherà immagini e suoni evocativi all’interno e ai confini del suolo samassese. Ad animare la parte finale della serata la carica esplosiva dei Ratapignata (ore 23.30) e in chiusura, il tradizionale appuntamento (alle 00.30) con i corti targati Skepto International Film Festival (con il contributo di “Sardegna Film Commission”).
IL FESTIVAL – MEDinART nasce a Samassi con lo scopo di valorizzare il territorio e le esperienze samassesi, attraverso la commistione di influenze e culture, con l’arte come comune denominatore. E’ proprio l’espressione artistica, infatti, ad offrire possibilità di riscatto e profonda attenzione verso la riqualificazione delle periferie. Ideata dal direttore artistico Emanuele Contis, Mauro Montis e Roberta Concu, la rassegna è stata sviluppata nel tempo da un comitato spontaneo di ragazzi dai 14 ai 30 anni, gruppo che è cresciuto e si è sedimentato nel corso degli anni. Il MEDinART è figlio di un’opera corale che coinvolge l’intera popolazione di Samassi e intende rispecchiare le caratteristiche e le dinamiche della sua variegata comunità. Dall’edizione 2019 il festival viene organizzato dalla neonata associazione Sa Ghia APS, che fa tesoro dell’esperienza maturata negli anni e dell’importante capitale umano cresciuto parallelamente al festival e mira a promuovere l’accoglienza e l’integrazione sociale, viatici primari per la prevenzione della povertà educativa e dell’emarginazione (intra ed extra scholam).
IL LUOGO – Il Comune di Samassi si erge al centro della pianura del Medio Campidano e si estende attorno al piccolo colle che oggi, con la sua chiesa romanico-pisana di San Geminiano, ne rappresenta l’emblema. Il centro urbano, popolato da oltre cinquemila abitanti, è solcato e diviso in due parti dal Rio Mannu, un corso d’acqua a carattere torrentizio che da sempre è stato centro della vita sociale ed economica per il paese. Il fertile territorio pianeggiante è completamente coltivato con rinomate varietà di cereali, ortaggi e viti, ma sono presenti anche numerosi oliveti e mandorleti. Grandi estensioni sono dedicate alla coltura del carciofo, considerato il prodotto di maggiore pregio tra le tipicità locali e che ogni anno viene promosso attraverso la Sagra del Carciofo, una tra le più importanti fiere mercato del settore in Sardegna. Samassi è altresì conosciuta per la qualità dei suoi prodotti enogastronomici e per la raffinatezza della sua cucina tradizionale. Nel territorio del Medio Campidano una delle caratteristiche che ancora oggi la contraddistingue è la vivacità della sua vita sociale e culturale. La Pro loco e le numerose associazioni culturali e sportive promuovono innumerevoli eventi che permettono di conoscere e apprezzare le svariate eccellenze locali. Tra queste è da citare il tradizionale carnevale samassese e l’intensa attività musicale degli artisti locali emblematicamente rappresentati dalla storica Banda Musicale Stanislao Silesu, associazione che da quasi un secolo promuove la cultura samassese in Sardegna e nei più prestigiosi consessi internazionali.