Il saggio storico-documentario, pubblicato per i tipi della IGES con prefazione di Antonio Canalis, è un volume di centosessanta pagine corredate da numerose illustrazioni e foto a colori. L’opera proietta uno squarcio di luce su aspetti inediti, facendo particolare riferimento alle recenti campagne di scavo archeologico sul colle di San Pietro e nell’area limitrofa ai ruderi del Palazzo regio. Non sono trascurate ulteriori scoperte che negli ultimi anni hanno teso ad ampliare la conoscenza storica del territorio per le fasi punica e romana, poi bizantina e medievale fino alla caduta del giudicato.
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Non poteva mancare un approfondimento riservato alla cappella regia di Santa Maria del Regno e,
ben tre capitoli, sono dedicati alla straordinaria figura di Adelasia, ultima leggendaria sovrana di Torres, nel cui mito tra storia e leggenda si disvela una tra le icone più carismatiche e controverse dell’intera storia giudicale.
Con la pubblicazione del volume, dedicato alla memoria dell’amata moglie Rosetta, Francesco Tedde fa un ulteriore prezioso omaggio alla sua terra d’origine. Terra che per lui ha rappresentato da sempre l’ombelico del mondo, nonostante gli impegni lavorativi lo abbiano portato a vivere fin dalla giovane età dall’altro capo dell’isola, precisamente a Selargius.
La sua vena di “vagabondo della storia”, come egli stesso ama definirsi, aveva già offerto alla comunità ardarese numerose pubblicazioni, a partire da “Ardara capitale del Giudicato di Torres” edito da Gasperini nel 1985, quindi “I retabli di Nostra Signora del Regno” del 2005 e il più recente “Ritorno a Badde Pedrosa” del 2008, entrambi pubblicati da Alfa Editrice.