La giornata informativa – con l’apertura al pubblico del centro dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 – è impreziosita dalla presentazione nel capoluogo sardo di un evento espositivo reduce dalla Settantaseiesima Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia, a corollario del Green Drop Award 2019: “I capolavori del cinema rovinati dal cambiamento climatico”, ovvero alcuni fra i più popolari film della storia del cinema, reinterpretati sotto gli effetti del “climate change” da una carrellata di noti autori del fumetto. In mostra una collezione di tavole originali curata dal Centro Internazionale del Fumetto, in collaborazione con la Sardegna Film Commission e il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.
Con la riedizione dei corsi, il Centro Internazionale del Fumetto si concentra nei prossimi mesi sulla sua originaria vocazione all’insegnamento del linguaggio delle “nuvole parlanti”, mentre l’appuntamento con il Festival Nues, Fumetti e Cartoni nel Mediterraneo, diventa biennale: la prossima edizione, la decima, è in programma nell’autunno del 2020.
Sono tre i percorsi didattici proposti: per i più piccoli, dagli 8 ai 13 anni, dal 16 ottobre un laboratorio di lettura, scrittura e fumetto ispirato al romanzo “Coraline” di Neil Gaiman, a cura dell’illustratrice e fumettista freelance Stefania Costa, dell’esperta scrittura creativa e responsabile ideazione laboratori ragazzi Lorella Costa e della disegnatrice e colorista Laura Congiu (60 ore 30 incontri di 2 ore ciascuno, una volta alla settimana); stesse docenti, insieme all’esperto di inchiostrazione Mario Atzori, per il corso base di fumetto per ragazzi dai 14 ai 17 anni, un percorso didattico di 60 ore – dal 15 ottobre fino a giugno del prossimo anno – per fornire le prime basi professionali sul linguaggio del fumetto e realizzare così una storia completamente sceneggiata e disegnata dai corsisti; per gli aspiranti autori di fumetto a partire dai 18 anni, dal 17 ottobre, un corso di 120 ore (con esame e mostra finale) di teoria e pratica su disegno e sceneggiatura, più una serie di incontri e masterclass di approfondimento sul linguaggio del racconto per immagini.
Gli insegnanti sono professionisti che lavorano da anni in campo nazionale e internazionale: Bepi Vigna direttore del Centro, autore-sceneggiatore di Nathan Never, della Sergio Bonelli Editore; Mario Atzori, disegnatore di Nathan Never e Tex e copertinista di Legs Weaver per la Sergio Bonelli Editore; Laura Congiu, disegnatrice e colorista, con collaborazioni per editori nazionali ed europei; Stefania Costa, illustratrice e fumettista freelance; Angela Cotza, graphic designer, esperta in grafica multimediale e comunicazione visiva; Gildo Atzori: artista visivo e disegnatore di fumetti, fra cui Dimonios – La leggenda della Brigata Sassari.
Saranno anche avviati i laboratori sulla narrazione transmediale (letteratura, cinema, teatro, games).
Nel corso dell’Open Day, alle 11.30 e alle 18.30, è prevista una presentazione generale dei corsi alla presenza dell’intero corpo insegnanti. Per i dettagli sull’articolazione dei corsi e sui costi di partecipazione visitare il sito del Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari.
La giornata informativa è l’occasione per visitare la sede del centro culturale, dove stanno prendendo forma l’AMI – Archivio Multimediale dell’Immaginario e la Biblioteca del Fumetto, i cui testi, ancora in fase di catalogazione, saranno comunque a disposizione degli iscritti per lettura e consultazione. Nei locali di via Falzarego 35, inoltre, è ancora allestita la mostra con i lavori degli allievi dell’anno 2018/2019.
“I capolavori del cinema rovinati dai cambiamenti climatici” presenta una serie di tavole originali firmate da dodici autori di comics. Morte a Venezia è reinterpretato da Laura Scarpa, Psyco da Romeo Toffanetti, Il Monello da Paco Desiato, Vacanze romane da Stefano Casini e da Antonella Vicari, King Kong da Gabriele Salimbeni, Lawrence d’Arabia da Max Bertolini, Frankenstein da Fabio Celoni, La notte dei morti viventi da Marcello Toninelli, Ritorno al futuro da Maurizio Gradin, Karate Kid da Roberto Baldazzini, Intrigo Internazionale da Gildo Atzori.
“Cinema e fumetto sono territori contigui: chi ama il fumetto è spesso anche un grande appassionato di cinema e l’immaginario legato ai due mezzi espressivi si nutre delle stesse suggestioni”, spiega Bepi Vigna. “Con questa mostra, alcuni artisti hanno provato a immaginare come sarebbero stati i film a noi più cari se si fossero già realizzate le drammatiche previsioni riguardo al riscaldamento globale. L’ironia delle tavole non impedisce che da ciascuna di esse trapeli un significato molto serio, che richiama i problemi che derivano dai mutamenti climatici. Il mondo che dobbiamo salvaguardare è anche quello che i film e i fumetti hanno spesso rappresentato con grande forza poetica e a cui si legano i nostri ricordi e le nostre emozioni”.