Realizzata grazie al contributo della Fondazione di Sardegna, con il Patrocinio del Comune di Cagliari e la collaborazione di ANISA e Terra de Mesania, la mostra, organizzata dall’associazione Auravisiva, presenta circa 50 opere, tra sculture, dipinti e disegni, di cui la maggior parte mai esposte prima, provenienti da collezioni private, in una sorta di racconto sulla donna del Novecento, riflessione che da personale diviene universale. L’ingresso alla mostra è gratuito.
La Sardegna è terra in cui le donne hanno sempre avuto un ruolo più che rilevante e come affermò lo stesso scrittore Giuseppe Dessì «i grandi uomini della Sardegna sono stati donne», eppure il riconoscimento delle donne nelle arti oltre che nella quotidianità è sempre stato difficile. Il controverso ruolo della donna nell’arte, la tendenza all’idealizzazione della figura femminile, all’assegnarle il ruolo di musa ispiratrice immobile e inconsapevole più facilmente di quello di soggetto attivo, creatore e consapevole, attraversa tutte le arti e la vita quotidiana.
Nel centenario della nascita della scultrice cagliaritana Anna Cabras Brundo (Cagliari 1919 – 2008) si vuole presentare al pubblico una parte inedita della sua produzione artistica, le sculture da lei stessa chiamate gli “stati d’animo”.
La scultrice è nota in particolare per i ritratti di illustri personaggi e per i busti dei sindaci di Cagliari quali Gavino Dessy Deliperi, Luigi Crespellani e Giuseppe Brotzu, esposti nel Municipio di Cagliari e già oggetto della mostra “Persone e personaggi nella galleria delle opere di Anna Cabras Brundo” realizzata nel 2014 presso l’Exma di Cagliari.
«In questa occasione l’artista viene presentata per la prima volta attraverso il suo percorso artistico più raccolto e privato» spiegano i curatori Marta Cincotti e Simone Mereu «una serie di sculture di piccolo formato modellate in argilla a raffigurare figure femminili, che rappresentano le emozioni e gli stati d’animo dell’artista e di tutte le donne».
Si restituiscono così ad una dimensione pubblica le atmosfere intime e introspettive delle figurine chiuse, in posizione fetale, che quasi cercano pace entro sé, nella speranza di conforto e forza per affrontare un mondo che alle donne nega opportunità di scelta diverse da quelle già tracciate dalla tradizione. Ancora immagini di sopite paure legate ad un composto dolore, alla maternità, fisicamente più aperte ma intrise di melanconia, quasi come se la scultrice fermasse sulla materia il dolore e le amarezze del vivere delle donne. E infine altre esprimono il potenziale, la capacità di reagire al mondo, diventando quasi emblema di una volontà di liberazione.
Gli stati d’animo di Anna Cabras Brundo ci accompagnano dentro il suo mondo di donna, per parlare da donna di donne che non sono più solo muse ispiratrici di un mondo maschile, ma sono individualità complesse e forti pronte per il mondo.
Il percorso espositivo sarà accompagnato dalle voci di personaggi letterari femminili, voci forti e chiare di stati d’animo, situazioni e vite di lotte e emozioni contrastate. Voci che trovano collocazione anche nell’angolo letterario allestito in mostra e che intende proporre uno spazio di riflessione e approfondimento attraverso una selezione di testi scelti, amati dall’artista e legati al tema della mostra, raccolti in una piccola libreria a disposizione dei visitatori realizzata in collaborazione con la libreria Mieleamaro.
Saranno anche organizzate tra ottobre e novembre, con cadenza settimanale, una serie di incontri e conferenze sull’Arte al femminile, in cui si affronteranno in particolare le artiste sarde contemporanee e del Novecento.Gli incontri, gratuiti e aperti al pubblicoin collaborazione con ANISA, saranno tenuti da Alessandra Menesini, Pamela Ladogana, Simona Campus, Concettina Ghisu, Giulia Boscolo, Daniela Orrù, Cristina Pittau, Efisio Carbonee si terranno nei locali ex I.S.O.L.A. di via Santa Croce a Cagliari.