Confartigianato Edilizia Sardegna ricorda che alle 12 di domani 10 settembre scadono i termini per partecipare al bando della Regione che incentiva il recupero e la riqualificazione delle case sarde.
L’Assessorato Regionale degli Enti Locali e Urbanistica, infatti, ha messo a diposizione dei privati ben 25 milioni di euro per risanare, manutenere, restaurare e ristrutturare gli immobili privati ad uso residenziale. Del totale, 2 milioni sono destinati ai Comuni inseriti nel “Piano Sulcis”.
Sono ammessi gli interventi finalizzati all’efficientamento energetico dell’edificio ma che devono essere integrati in interventi globali che comprendono opere sull’involucro edilizio e non limitarsi a singole componenti quali, ad esempio, gli infissi, ricomprendendovi i costi sostenuti per la realizzazione degli interventi e le opere comprensivi della eventuale progettazione degli stessi. Dal finanziamento regionale sono esclusi gli interventi di demolizione e ricostruzione dell’intero edificio. Tali contributi sono cumulabili con quelli nazionali, a valere su lavori di intervento sul patrimonio immobiliare privato. La domanda dovrà essere redatta e trasmessa attraverso l’utilizzo della piattaforma telematica accessibile al link https://sportellobandi.regione.sardegna.it/index.html.
Chi si registra, successivamente dovrà trasmettere la domanda in modo ufficiale attraverso la “procedura a sportello”, ovvero il “click day” tra il 17 e 23 settembre.
“E’ un incentivo importante che abbiamo fortemente sollecitato – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – perché, come dimostrato in questi anni, centra numerosi obiettivi: più lavoro per le imprese delle costruzioni, emersione di attività irregolari, tutela dell’ambiente, risparmio per le famiglie”. “Stiamo rilevando un notevole interesse da parte dei cittadini per questi incentivi – continua Meloni – e siamo molto soddisfatti del segnale che sta arrivando dai territori, segno di un interesse da parte dei sardi che coniuga il risparmio e la cura della propria casa”.
Per l’Associazione Artigiana, anche in questo particolare momento, è l’edilizia privata una delle attività imprenditoriali che meritano un’attenzione particolare.
Questo è infatti un settore che da solo è in grado di mettere in moto una filiera che coinvolge molteplici comparti produttivi con effetti economici moltiplicativi che hanno pochi eguali. Tale attività, infatti, attraverso la riqualificazione del patrimonio immobiliare privato, il decoro degli immobili (quindi l’estetica della città), l’efficientamento energetico degli stessi, può influire in modo positivo nello sviluppo e nella riqualificazione dell’intera Sardegna.
Nel 2018 in Sardegna, le detrazioni per ristrutturazioni ed ecobonus hanno attivato investimenti per 390 milioni di euro. Nelle costruzioni tali incentivi hanno avuto effetto positivo e diretto sul 13% dei lavoratori del settore: in valori assoluti, si parla di oltre 5mila persone su un totale di quasi 40 mila addetti.
“L’obiettivo che vorremmo perseguire è quello di rendere permanenti e strutturali questi bonus regionali – conclude il Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna . In questo modo si otterrebbero molti risultati: si rilancerebbero le imprese, ci sarebbe un maggior gettito fiscale per la Regione e si risparmierebbe energia con una più efficace azione di tutela dell’ambiente. Su questi argomenti, come Associazione, porteremo avanti la battaglia”.