Talvolta l’unico pensiero che si ha, quando si parla degli effetti devastanti della droga, è rivolto ai danni fisici che questa provoca. Non si parla mai abbastanza dei danni sociali e di quanto i rapporti interpersonali dei consumatori di droga siano influenzati dalle sostanze che assumono, così come dall’incapacità di padroneggiare la vita in assenza di questa.
La droga è l’unica cosa che accomuni le frequentazioni dei consumatori: sanno bene che sarebbe orribile che altri fossero a conoscenza del loro consumo di droga e cercano di nascondersi frequentando solamente persone come loro. Qualora queste persone abbiano rapporti con altri, le loro azioni sono quasi sempre finalizzate ad ingannarli per rubare soldi o scroccare vita e capacità che sanno di aver perso.
Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere – disse il filosofo e umanitario L Ron Hubbard.
L’opera di prevenzione, di conseguenza, non risulta essere una garanzia di futuro migliore solamente per il consumatore: lo è per l’intera società perché, se questa rimane libera dalla droga, possiamo sperare di avere in futuro amministratori, pensatori e letterati, davvero capaci di dare un’impronta morale nella quale tutti possiamo godere delle gioie e delle sensazioni che la vita regala ogni giorno.
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