“Continuiamo a leggere le confuse dichiarazioni di Rubio che, forse convinto di poter provocare, o più semplicemente per farsi un pochino seguire, continua a persistere nelle miopi e deliranti parole di chi non sa assolutamente nulla di gestione dell’ordine pubblico, né di sicurezza in generale, né di polizia e poliziotti, e neppure tanto di italiano. Perché Rubio si vanta di aver studiato la storia ma non si è evidentemente dedicato con eguale buona volontà alla più nobile delle lingue.
Lo chef, infatti, dovrebbe ben sapere che per parlare di disparità di trattamento bisogna che si confrontino circostanze identiche che, per l’appunto, vengano affrontate in maniera diseguale ingiustamente. Cosa diversa è gestire in maniera diversa situazioni diverse. Allora, spieghiamo a Rubio e anche a molti altri che non lo sanno, che la Polizia accudisce ogni anno, con straordinaria professionalità, circa 12.000 manifestazioni pubbliche di cui solo alcune, pochissime in verità, assurgono agli onori delle cronache, e sempre e solo per un motivo: perché alcuni manifestanti arrivano travisati, armati con ogni mezzo, cercano di violare i precetti imposti dall’autorità, aggrediscono le Forze dell’ordine.
Gli operatori in divisa sono gli stessi, il lavoro che fanno è il medesimo, servono le stesse istituzioni e gli stessi cittadini, e non si comportano diversamente a seconda del colore politico delle manifestazioni, ma si comportano diversamente a seconda se del comportamento dei manifestanti. Chi arriva in piazza per aggredire, sfasciare, saccheggiare, devastare e comportarsi come se il mondo e il paese non avessero regole trova le Forze dell’ordine pronte a rispondere nella maniera più efficiente e democratica, che non può voler dire farsi massacrare per far piacere a Rubio o a chicchessìa. Noi non siamo buttafuori da strada, siamo professionisti della sicurezza. Chi manifesta pacificamente lo fa grazie alla nostra presenza, sempre e solo garanzia di libertà e sicurezza. E poichè Rubio ama la storia deve sapere che essa insegna, e deve vivere nel presente e nella realtà”.
Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, risponde così a un nuovo tweet di chef Rubio che lo ha attaccato dopo le critiche rivolte dalla Federazione sindacale di Polizia a un primo intervento in cui lo stesso Rubio evidenziava che alla manifestazione “anti-Conte bis” di martedì a Roma nessun fosse stato picchiato dalla Polizia. Lo chef questa volta è tornato a twittare: “Se fai il cuoco, lavori in tv, e non sopporti le disparità di trattamento, se odi le ingiustizie e la violenza, se hai studiato storia e non vuoi che si ripetano certe cose, in Italia non puoi dire la tua. Pensare e dissentire sono cose che fanno perdere cittadinanza e diritti”.