“Un positivo esempio – ha commentato Giorgio Angius – di come un popolo che storicamente era nomade, abbia trovato una perfetta integrazione con la nostra comunità e, nel rispetto reciproco, abbia portato avanti la sua cultura e le sue tradizioni”.
La passeggiata della Darsena ha, così, ospitato colori, costumi e canti della comunità, alla quale si sono uniti i rappresentanti della Repubblica nata da una delle popolazioni della ex Unione Sovietica.
Costumi tipici e degustazioni hanno fatto da cornice al giorno dell’indipendenza, organizzato dall’associazione “Kirghizistan Unito in Sardegna” che si occupa di aiutare chi arriva in Italia e non sa da dove iniziare la sua nuova vita tra permessi burocratici e aspetti sanitari. Sono, infatti, circa cinquecento i chirghizi in Sardegna e l’associazione, con il supporto delle istituzioni, cerca di dare una mano a chi cerca di ambientarsi nella nuova realtà.