A seguito della richiesta di intervento da parte della prefettura di Oristano, infatti, gli artificieri dell’Esercito sono intervenuti nel comune di Marrubbiu per mettere in sicurezza un ordigno potenzialmente ancora pericoloso.
Il residuato bellico, una bomba da mortaio di nazionalità italiana da 81 mm, caricata ad alto esplosivo e risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stata ritrovata ieri pomeriggio da alcuni operai in un cantiere stradale, durante la movimentazione del terreno.
Le operazioni di bonifica sono terminate questa mattina con il brillamento dell’ordigno presso un’area sicura, precisamente nella cava di pietra Zuradili che insiste nel comune della cittadina dell’oristanese. Tutte le operazioni di distruzione eseguite dai guastatori della Sassari sono state precedute e poi effettuate con particolari accorgimenti tecnici al fine di eliminare qualsiasi rischio per le persone e le strutture adiacenti.
Gli artificieri di Macomer sono gli unici specialisti in tutta la Sardegna preposti alla bonifica dei residuati bellici, garantendo interventi in brevissimi tempi di risposta.
Con la bonifica odierna salgono a 8 gli interventi degli artificieri della Brigata “Sassari” dall’inizio del 2019.