Vittime degli abusi altri minorenni ospiti della stessa struttura -in particolare un ragazzo disagiato con aspetti di autismo e una ragazza, costretta a subire atti sessuali- e gli stessi educatori della comunità, quotidianamente oggetto di aggressioni verbali e fisiche e di minacce di morte.
Talvolta le minacce sono seguite a danneggiamenti degli arredi della struttura: in una occasione, ad esempio, un minorenne, dopo aver rotto un quadro, brandendo un pezzo di vetro, ha urlato ad una educatrice che l’avrebbe sgozzata.
Le indagini sono state avviate dalla Squadra Mobile di Nuoro, coordinata dalla Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Sassari, Dr.ssa Luisella Grazia Fenu, lo scorso mese di gennaio e hanno consentito di documentare come i giovani, con il loro comportamenti violenti e aggressivi, hanno creato all’interno della Comunità un clima di paura e di gravissima tensione, tale da indurre le vittime a cambiare le proprie abitudini, ad esempio mangiando in piani separati della struttura.
Durante la notte, frequentemente, gli indagati urlavano, davano manate al muro e agli estintori, entravano nelle camere degli altri ragazzi per svegliarli, danneggiando armadi e arredi.
Gli episodi di vessazione ai danni, in particolare, del minore con aspetti di autismo sono numerosissimi: spesso veniva preso a calci e pugni, oppure veniva colpito alla nuca o schiaffeggiato oppure gli venivano messe le mani al collo come per strangolarlo, cagionandogli spesso delle lesioni.
È stato accertato che il minore è stato costretto a consegnare agli altri indagati del denaro che si procurava chiedendo, su loro richiesta, l’elemosina alle persone che incontrava per strada, racimolando 10/20 euro al giorno.
In un’altra circostanza hanno sfondato a calci la porta della stanza da letto del minore, irrorando il contenuto di un estintore all’interno della stanza e imbrattando così tutti gli arredi e gli effetti personali della vittima. Spesso il giovane veniva svegliato di notte con dei gavettoni d’acqua.
Tre minori sono indagati anche per il reato di sequestro di persona ai danni del giovane con aspetti di autismo, in quanto, in una occasione, lo stesso veniva rinchiuso nella propria stanza e sottoposto a sevizie; due sono accusati, infine, anche di violenza sessuale aggravata ai danni di una minorenne ospite della struttura, che, una notte agli inizi del mese di agosto, dopo avere ricevuto messaggi vocali e insulti sul suo profilo Instagram, è stata costretta a subire atti sessuali, interrotti dal provvidenziale intervento di un operatore della struttura.
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