Erano presenti al taglio del nastro il Sindaco Sean Wheeler, il Vicesindaco Marcello Zirulia, l’Assessora alle Politiche sociali, Rosella Nuvoli, il Presidente del Consiglio comunale, Gavino Bigella, consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, volontari, rappresentanti del Terzo Settore e autorità militari. «L’apertura del dormitorio era uno degli obiettivi che la nostra Amministrazione si era prefissata – sottolinea il Sindaco Sean Wheeler – e superando le diverse difficoltà burocratiche siamo riusciti a raggiungere oggi questo traguardo. I gestori avranno un ruolo delicato e importante: aiutare sia le persone che hanno bisogno di un riparo temporaneo, sia quelle che hanno necessità di rialzarsi e riscattarsi». «L’associazione Mirade farà un enorme sforzo per portare avanti questo progetto, senza introiti a loro favore, basato esclusivamente sul volontariato. Ci auguriamo che questa spinta solidale sia contagiosa e che tanti cittadini mostrino la volontà di collaborare, impiegando una piccola parte del loro tempo per aiutare la onlus nello svolgimento delle attività del dormitorio», aggiunge l’Assessora Nuvoli. «Oltre alle associazioni coinvolte – prosegue l’Assessora – mi preme ringraziare i tecnici dei nostri uffici che hanno lavorato per dirimere ogni questione burocratica e far partire il servizio. Ringrazio tutte le istituzioni e le aziende che hanno donato arredi, attrezzature, generi alimentari e sostenuto l’associazione nelle operazioni di allestimento». «Chi pernotterà dovrà provvedere autonomamente alla propria igiene personale, alla pulizia della camera e degli spazi comuni. È un modo per responsabilizzare gli utenti. Coloro che chiederanno di rimanere per periodi di tempo prolungato – ha affermato la presidente di Mirade, Vittoria Sechi – dovranno condividere il nostro progetto di sostegno ai più deboli, partecipando alle attività di distribuzione dei viveri e dei pasti per i poveri».
Ulteriori iniziative di inserimento sociale verranno svolte dall’associazione Zoe. «Attiveremo percorsi individuali sulla base del bilancio delle competenze per comprendere quale strada possono seguire gli utenti che vogliono rimettersi in gioco e capire se hanno già idee lavorative per abbandonare la loro condizione di estrema difficoltà», afferma il responsabile dell’associazione Zoe, Domenico Cristaldi. Il progetto del dormitorio formativo fa leva sui fondi del Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona. Sono dieci i posti letto già disponibili, con la possibilità di incrementarli fino a dodici. La struttura ha un sistema di videosorveglianza, è dotata di ampi servizi igienici, una cucina, il soggiorno e una stanza per il custode. L’accesso è gratuito e potrà avvenire dalle 20:30 alle 22. La pulizia personale e la colazione si svolgono dalle 7 alle 8, mentre dalle 8 alle 9 gli utenti dovranno riordinare la camera e gli spazi comuni.