I dettagli dell’iniziativa scientifica, sono stati illustrati oggi, venerdì 20 settembre, in una conferenza stampa ospitata nella sala consiglio del rettorato alla quale ha preso parte, a rappresentare l’amministrazione cittadina, Paola Piroddi, Assessore alla Cultura.
“Senza conoscere, senza dati, non è possibile riuscire a fare una programmazione efficace in nessun settore. Io che mi sono sempre occupato da sociale ma anche di cultura, non posso che sostenere come la ricerca sia alla base della crescita di qualsiasi attività. Come possiamo pensare, ad esempio, di impostare un asilo o un altro servizio per i bambini, senza alcun dato alla base? Senza conoscere il territorio della comunità dove si va ad intervenire? Il sapere deve essere un esigenza che io vorrei diffondere come metodo di lavoro perché solo così si possono mettere a punto interventi validi per il territorio che noi amministriamo”.
Saranno trenta i gazebo dislocati sulla Piazza Garibaldi a rappresentare dodici dei quindici Dipartimenti dell’Università di Cagliari, all’interno dei quali si parlerà di intelligenza artificiale, asteroidi, alieni, alimentazione, mobilità sostenibile e di tanto altro ancora con tutta una serie di appuntamenti che animeranno il cuore di Cagliari dalle 16 a mezzanotte. E chi non potrà partecipare fisicamente, avrà la possibilità di seguire i vari appuntamenti su Unica Radio che trasmetterà in diretta da Piazza Garibaldi.
I ricercatori e il personale dell’Università sarà a disposizione per degli incontri e per rispondere alle curiosità dei visitatori
A fare gli onori di casa è stata Maria del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari che ha voluto schierarsi in difesa della scienza. “Il focus di questa edizione sarà soprattutto sulla Biomedicina perché le falsità che vengono raccontate non solo sul web, rischiano di tramutarsi in un attentato contro la scienza. E nella Notte dei ricercatori avremo l’opportunità di ricordare l’importanza della scienza perché la ricerca è fondamentale per tutti gli aspetti della nostra realtà. Perché la Biomedicina salva vite”.
Si riparte dagli oltre diecimila visitatori dell’edizione 2018, “certificati” da un ricercatore cagliaritano grazie ad un controllo sulla presenza del numero dei cellulari nella Piazza, per cercare di andare anche oltre.
Ma un attenzione particolare, come sottolineato da Micaela Morelli pro-Rettore per la Ricerca Scientifica, verrà data ai bambini perché “vogliamo avvicinarli alla scienza. Solo così, infatti, possiamo pensare di far crescere delle persone che poi saranno sensibili alla conoscenza”.
Presente all’incontro con la stampa anche il direttore della sezione di Cagliari dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, Alberto Masoni e il Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari, Emilio Molinari.
E sempre nell’ambito dell’iniziativa, che fa capo al progetto europeo Sharper “European researcher’ night”, dal 20 al 28 settembre tra Sa Manifattura, la scuola primaria “Riva” e i Geo-Musei di via Trentino, ci saranno una serie di seminari ed eventi riconducibili alla importanza della scienza che si mette al servizio dei cittadini.