L’Inter vince di misura contro la Lazio, mentre la Juventus conquista i tre punti contro il Brescia. Perdono in casa la Spal, la Roma e il Napoli. Pareggi a reti inviolate per il Bologna e l’Udinese.
Verona-Udinese 0-0
Brutta gara tra l’Hellas e l’Udinese che termina a reti inviolate. Molto più propositiva la squadra di Juric che sfiora anche la vittoria con la conclusione di Stepinski, ma un super Musso ha negato la gioia dei tre punti alla squadra di casa. Per gli ospiti Lasagna spreca due occasioni.
Brescia-Juventus 1-2 (4′ Donnarumma (B), 40′ aut. Chancellor (B), 63′ Pjanic (J))
Un grande Brescia sfiora l’impresa in casa contro una Juventus ancora in fase di costruzione. Sotto lo sguardo di Roberto Mancini la squadra di Corini passa subito in vantaggio con Donnarumma, complice anche un Szczesny non proprio impeccabile. Il Brescia tiene ritmi alti per tutto il primo tempo, ma alla fine i bianconeri conquistano il pareggio alla fine del tempo con l’autogol di Chancellor (anche in questo caso il portiere non esente da colpe). Nella ripresa Joronen cerca di farsi perdonare per il gol subito con degli ottimi interventi sulle conclusioni di Higuain. Un partita tiratissima che però è stata risolta poco dopo l’ora di gioco con un tiro di Pjanic.
Roma-Atalanta 0-2 (71′ D. Zapata, 90′ de Roon)
I giallorossi perdono in casa sotto i colpi di Zapata e de Roon. La squadra di Gasperini convince dopo i pareggi contro la Fiorentina e la brutta sconfitta all’esordio contro la Dinamo Zagabria. I tre punti sono arrivati alla Dea grazie anche ai grandi interventi su Dzeko e Kalinic. La squadra di Fonseca oggi ha sperimentato la difesa a tre per oltre un’ora, ma i risultati non sono stati quelli sperati. La partita è stata decisa dal subentrato Zapata e dal colpo di testa di de Roon.
SPAL-Lecce 1-3 ( 11′ rig. Mancosu, 17′ Di Francesco, 47′ e 73’rig. Calderoni )
Il Lecce continua a vincere in trasferta. I pugliesi sbloccano il risultato con il rigore di Mancosu, ma i padroni di casa pareggiano subito sei minuti dopo con Di Francesco. Nella ripresa gli ospiti subito riprendono il largo con un sinistro dal limite di Calderoni deviato da Vicari. La SPAL prova a reagire, ma al 73esimo il Lecce chiude la pratica con la doppietta di Calderoni, trasformando un rigore procurato da Mancosu.
Genoa-Bologna 0-0
Reti inviolate a Marassi, anche se per entrambe questo risultato sta un po’ stretto. Nel primo tempo il Genoa ha una grande occasione con Schone, ma la traversa gli nega la gioia del gol. L’attaccante rossoblù, però, è ancora protagonista di un’altra situazione, ma questa volta a favore del Bologna: Schone abbatte Sansone concedendo così il rigore agli avversari. Lo stesso Sansone ha tirato il rigore, ma il cucchiaio finisce sul palo.
Fiorentina-Sampdoria 2-1 (31′ Pezzella, 57′ Chiesa, 79′ Bonazzoli)
La Viola finalmente conquista la prima vittoria in campionato, battendo una Sampdoria che si è svegliata soltanto nel finale. La Fiorentina vince 2-1 contro la Sampdoria di Eusebio Di Francesco, in 10 per l’espulsione di Murillo per oltre 35 minuti, grazie ai gol di Pezzella e Chiesa a cui risponde il blucerchiato Bonazzoli. A fine gara la VAR nega un calcio di rigore agli uomini di Montella. Firenze conquista nuovamente la vittoria dopo nove mesi di agonia.
Parma-Sassuolo 1-0 (95′ Bourabia)
Il Parma conquista in extremis il Derby contro il Sassuolo. Una partita combattuta e bloccata fino alla fine, ma Gervinho ed i suoi alla fine meritavano i tre punti. Dopo un primo tempo statico, nella ripresa succede di tutto: Obiang la colpisce di mano, al Var Marinelli decreta il penalty, ma Inglese si fa stregare da Consigli. Sembrava una partita ormai ferma sulla parità, ma al 95esimo arrivo il gol dei padroni di casa: punizione dalla trequarti, Barillà la rimette in mezzo di testa e Bourabia beffa il proprio portiere.
Inter-Lazio 1-0 (23′ D’Ambrosio)
L’Inter di Antonio Conte batte la Lazio e vince la quinta partita della stagione su cinque, mantenendo così la testa della classifica. L’uomo decisivo è stato Danilo D’Ambrosio che al 23esimo supera Strakosha, ma lo stesso Handanovic è stato determinante con delle parate importanti su Caicedo e Correa.