L’area su cui sorge lo stabile, per le sue caratteristiche bellezze naturali, è stata dichiarata di “notevole interesse pubblico” con decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di interesse comunitario (SIC), di protezione speciale (ZPS), nonché oasi permanente di protezione faunistica “Isole di Tavolara, Molara e Molarotto”.
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Durante un sopralluogo dell’area di cantiere, pianificato e delegato dal Procuratore di Tempio, i Carabinieri del Nucleo TPC di Cagliari hanno riscontrato opere edili di demolizione e integrale ricostruzione, in totale difformità ed in variazione essenziale rispetto agli interventi di ristrutturazione ed ampliamento (c.d. “piano casa”) assentiti dagli Uffici competenti.
In pratica, del vecchio fabbricato non è rimasto quasi più nulla, fatta eccezione per un muretto esterno di delimitazione della corte (pochi metri) ed una piccola porzione di pavimentazione interna.
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Questo risultato, che si inquadra nell’ambito dell’attività di tutela svolta dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, è stato raggiunto anche grazie alla sinergia operativa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari che ha contribuito, per gli aspetti tecnici, a far emergere le criticità riscontrate.
Sono stati denunciati alcuni soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato, previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, di “opere eseguite in difformità dalle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche concesse”.
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