E va bene che i traghetti siano strapieni in questo caotico rientro di fine agosto, ed è giusto pure portarsi il caro “fido” al seguito di tutta la famiglia, ma ciò non deve ledere il diritto degli altri viaggiatori all’igiene personale e quello più generale della salute pubblica, messa già a repentaglio dalle critiche condizioni dei ferryboat in questo particolare periodo dell’anno.
Lo diciamo noi dello “Sportello dei Diritti” che, da sempre, tuteliamo i diritti degli animali, ma anche quelli dei consumatori/viaggiatori che non possono essere lesi dalla mancanza di rispetto verso coloro che non hanno un cane e tra questi sono tanti che hanno fobie e si trovano a viaggiare stretti stretti e a contatto con i quadrupedi, portati persino nelle sale poltrone ed in quelle destinate esclusivamente ai passeggeri.
A segnalarcelo, numerosi viaggiatori che si sono ritrovati in queste condizioni e che hanno anche lamentato l’assoluta assenza di controlli da parte del personale di bordo verso coloro che avevano al guinzaglio dei cani, persino di grossa taglia e di razze ritenute pericolose. È bene ricordare, infatti, che in Italia, in ottemperanza a quanto disposto dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 27/08/2004 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 10/9/2004 nr. 213 art. 2, è possibile viaggiare con gli animali al seguito sui traghetti, ma con particolari precauzioni.
Per farli ammettere a bordo, è richiesto oltre il pagamento di un biglietto ridotto per il trasporto degli animali domestici, il rispetto delle normative igienico sanitarie in vigore. In alcuni casi per animali di piccola taglia è possibile l’uso di una gabbietta e la permanenza in cabina (con consiglio di uso esclusivo della stessa), ma, nella maggior parte dei casi, dovrebbero essere sistemati in area riservata.
Prassi questa che, evidentemente, in assenza di effettivi e costanti controlli a bordo viene disattesa dai più, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, dopo le segnalazioni pervenute dai viaggiatori che hanno sottolineato l’assoluta promiscuità in ambienti già saturi di persone e dove sovente si è costretti a dormire a terra o con materassini di fortuna fianco a fianco con il più amato degli animali domestici.
È, quindi, assolutamente necessario che vengano intensificati questo tipo di controlli a bordo dei traghetti e che si faccia rispettare rigorosamente la normativa richiamata e i regolamenti previsti dalle singole compagnie. Nel frattempo, però, alcuni consumatori hanno già pensato alla richiesta di rimborso dei biglietti per le suddette condizioni di viaggio, palesemente lesive dell’igiene e del rispetto delle persone. Come dargli torto?