“La ricerca delle fonti alternative per alleggerire l’ambiente rispetto alle problematiche legate all’utilizzo dei combustibili fossili – ha commentato il sindaco Truzzu che stamattina per imprevisti impegni istituzionali non è potuto intervenire all’incontro con la stampa – diventa un obbligo per tutti, in modo da conservare, per le generazioni future, un ambiente che possa mantenersi il più sano possibile”.
“Cagliari, che ospiterà la prima fase della sesta edizione del festival, vuole dare la massima importanza a questi temi. Anche perché una città che vuole conservare la sua spiccata accezione turistica, non può che guardare di buon occhio un’iniziativa che tende a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alla salvaguardia dell’ambiente”.
“Sono argomenti che devono essere considerati di primaria importanza. Non solo negli ambiti di amministrazione internazionale, ma che vanno curati e alimentati fin dalle realtà locali perché partendo dal basso si possa dare un contributo che, a livello nazionale e internazionale, possa diventare di primaria importanza, amplificando i suoi contenuti e diventando di portata sempre più larga. Solo in questo modo si può cambiare mentalità e trasmettere il messaggio positivo che viaggia verso nuovi orizzonti di energia. La natura ci aiuta con le sue risorse pulite e all’uomo non resta che trovare la giusta sensibilità per andare alla ricerca di nuovi spiragli che consentano di avere uno stile di vita migliore”.
“Un ambiente più pulito, un’aria più respirabile e in generale, una attenta cura di tutto ciò che ci circonda, non può che essere un biglietto da visita fondamentale non solo per i turisti che decidono di visitare la nostra città, ma anche per chi la stessa città la vive trencentosessantacinque giorni all’anno. E allora ben vengano le iniziative come il “Life After Oil” che ci danno l’opportunità di fermarci a riflettere e di programmare un futuro che possa prescindere dai combustibili fossili”.
Si parte dunque giovedì 12 settembre. Alle 10,30, alla Cineteca Sarda – Società Umanitaria di viale Trieste 118, “Life for green – Le industrie creative e la sfida della sostenibilità”; alle 12 “Sardegna film network – Incontro con i direttori di festival di cinema Sardegna”. La sera, dalle 21 alle 24 “Syria”, “Existence”, “The wash”, “Be’ jam be the never ending”, “Veranda augusta”, “Hope”, “With or whithout you”. Si riprende con gli incontri e le proiezioni il giorno successivo, venerdì 13 settembre, dalle 16,30
I dettagli del programma (link più sotto) sono stati illustrati da Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, e Massimiliano Mazzotta, regista e ideatore del festival che il 14 si trasferirà a Ottana. Dal 18 al 21 settembre sarà invece a Santa Teresa Gallura.