Il momento clou dell’articolato palinsesto di incontri letterari, spettacoli, mostre e iniziative per gli studenti è, sabato 28, la cerimonia di proclamazione e premiazione, con l’annuncio dei vincitori delle due sezioni letterarie del premio e la consegna dei Premi Speciali, assegnati ogni anno a personalità di spicco della vita culturale italiana.
In lizza per la Narrativa Gianrico Carofiglio con La versione di Fenoglio (Einaudi), Francesco Permunian con Sillabario dell’amor crudele (ChiareLettere) e Matteo Terzaghi con La Terra e il suo satellite (Quodlibet). Si contendono, invece, gli allori nella sezione Poesia Michele Mari con la raccolta Dalla cripta (Einaudi), Italo Testa con L’indifferenza naturale (Marcos Y Marcos), e Patrizia Valduga con Belluno. Andantino e grande fuga (Einaudi).
Presieduta da Anna Dolfi e composta, oltre che dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, la giuria del premio ha selezionato le sei opere finaliste tra i 239 volumi iscritti al premio per la sezione Narrativa e i 112 per la Poesia.
Il Premio Speciale della Giuria va quest’anno all’intellettuale, scrittore, saggista e germanista triestino Claudio Magris, mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, partner del Premio Dessì, è assegnato al pittore e disegnatore Tullio Pericoli e alla critica letteraria, storica della letteratura e accademica Lina Bolzoni.
Al via domenica 22
È dal Mulino Cadoni che comincia, domenica 22 settembre, il programma culturale del Premio. Alle 17 si inaugura Buona la prima, mostra sulla grafica editoriale d’eccellenza a cura del giornalista Stefano Salis. In esposizione sessanta libri (http://bit.ly/2lZcLzx), usciti in edizione italiana nel 2018 e fino a maggio 2019, senza limitazioni tra libri di narrativa o di saggistica, manuali illustrati o guide di viaggio, libri illustrati o cataloghi di mostre. Le ha selezionate un gruppo di venti professionisti ed esperti della grafica editoriale.
“Si tratta di una mostra di libri fisici, non di immagini” precisa Stefano Salis. “E questo è importante, proprio perché nell’epoca delle immagini, addirittura quelle minime dei siti che mostrano le copertine dei libri in vendita, questa selezione ribadisce, invece, l’importanza del libro fisico, come oggetto di design e di bellezza, che ha ancora molte carte da giocare per il futuro”. I giudici, alcuni dei quali nuovi, altri presenti fin dalla prima edizione, selezionano e motivano, in poche righe, la loro scelta. La mostra è accompagnata da un agile catalogo. “Non si tratta sempre di copertine bellissime – spiega Salis – ma spesso sono copertine affascinanti, particolari, che giocano con la carta, gli spessori, le caratteristiche fisiche dell’oggetto. E non mancano alcuni omaggi a grafiche vecchio stile; segno, forse, che alcune regole grafiche varate magari anche decenni fa, sono tuttora validissime”. All’interno della giuria, una votazione stabilirà, quale è la “copertina dell’anno”, che verrà segnalata in mostra. “Non si vince niente, è poco più di un gioco”, dice Stefano Salis “ma serve a far capire lo stato di salute della grafica editoriale italiana e a vedere molte buone idee in giro, vecchie e nuove”.
Al taglio del nastro partecipano Paolo Lusci e il grafico Maurizio Ceccato, due dei giudici che hanno scelto la rosa di copertine insieme ai grafici Silvana Amato, Giacomo Callo, Pietro Corraini, Cristiano Guerri, Francesca Leoneschi, Giovanni Lussu, Mario Piazza, Luca Pitoni, Guido Scarabottolo, Leonardo Sonnoli, ai giornalisti ed esperti Marco Belpoliti, Marco Filoni, Valentina Notarberardino, Giacomo Papi, a Enza Campino, già premiata come migliore libraia d’Italia alla Scuola Mauri e allo staff della libreria Luxemburg di Torino, una delle librerie più prestigiose e internazionali d’Italia.
Alle 18.30 spazio all’illustrazione d’Oltralpe con l’inaugurazione di Mostri malati e altre storie, una selezione di opere originali di Emmanuelle Houdart, intervistata, a margine dell’inaugurazione, dal giornalista e scrittore Bepi Vigna. Nata in Svizzera nel 1967, attiva a Parigi con collaborazioni a diversi giornali e quotidiani, una decina di libri pubblicati, di cui ha curato testo e immagini, oltre a una ventina di volumi per ragazzi che ha illustrato, Emmanuelle Houdart ha uno stile del tutto personale caratterizzato dall’uso di colori pieni e decisi, che delinea un mondo fiabesco ma estremamente concreto e reale.
Le illustrazioni di Mostri malati e altre storie sono tratte da alcuni dei suoi libri pubblicati in Italia da #logosedizioni. Il filo conduttore che unisce le immagini è il perturbante, ciò che non si spiega facilmente e che non comprendiamo del tutto. Si passa dalle creature spaventose messe in ridicolo in Mostri Malati, all’orco affrontato da Emilia Mirabilia, fino ai bizzarri personaggi di Il denaro e di Saltimbanchi. Le illustrazioni non si leggono a un primo sguardo e non si svelano a un occhio frettoloso e superficiale. La loro bellezza sta nella profondità di indagine del soggetto illustrato che si traduce in una ricchezza infinita di particolari tutti da scoprire. Chiude la mostra un’illustrazione inedita, mai apparsa prima in Italia e scelta dall’artista come pezzo finale esclusivo per questa esposizione.
La serata prosegue alle 20 al Teatro Don Bosco con lo spettacolo Una solitudine condivisa: personaggi, ambientazioni e vissuti di due grandi protagonisti del Novecento, Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì, sono portati in scena da una lettura drammatizzata con Giacomo Casti e Giulio Costa, basata su una selezione di testi, a cura di Monica Pavani, delle cinquantacinque lettere che i due intellettuali di scambiarono dal 1936 al 1959. Una produzione Ferrara Off in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Dessì e Imago Mundi Onlus, proposta nell’ambito di Tradire Bassani, un percorso di letture, performance e spettacoli realizzato con il contributo del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giorgio Bassani.
Dal teatro alla musica a Casa Dessì, dove, alle 21.30, Mauro Palmas presenta il progetto Palma de sols che lo vede sul palcoscenico al liuto cantabile, mandola e mandoloncello in compagnia di Alessandro Foresti all’organo e al pianoforte, Marco Argiolas al clarinetto e al sax, con Simonetta Soro al canto e alla voce recitante. Da anni Mauro Palmas sperimenta, senza mai perdere la propria identità, nuove possibilità di incontro tra musica tradizionale e altre espressioni sonore, prefigurando una musica aperta alle influenze del jazz, della musica d’autore e mediterranea. Proprio il Mediterraneo, culla di tradizioni, musiche, culture e religioni, è il protagonista ispiratore di questo particolare progetto artistico, consegnato alle dieci tracce dell’omonimo album pubblicato da Squilibri, e dedicato a quanti al mare affidano la propria vita e le proprie speranze, ai tanti che ce la fanno e ai troppi che invece vedono il proprio sogno frantumarsi tra le onde.
L’indomani, lunedì 23 settembre, al Mulino Cadoni alle 9 e alle 11, è in programma la prima delle iniziative per le scuole organizzate in collaborazione con Tuttestorie. È con lo scrittore Nicola Brunialti e il suo libro Saturnino. L’alieno venuto dalla terra (Lapis). Nel pomeriggio ci si trasferisce a piazza Zampillo per tre appuntamenti: alle 17.30 la scrittrice torinese Stefania Bertola, in conversazione con il giornalista Massimiliano Rais, presenta Divino amore (Einaudi); alle 18.30 è la volta di Francesca Manfredi, Premio Campiello opera prima 2017, con la presentazione de L’impero della polvere (La Nave di Teseo), intervistata dalla giornalista Flavia Corda; alle 19.30 “Memorie d’autore: da Umberto Eco a Sergio Claudio Perroni” , un incontro con il giornalista, traduttore e editor Mario Andreose, storico direttore editoriale del Gruppo Fabbri e curatore della produzione letteraria e saggistica di Umberto Eco, e la poetessa Cettina Caliò, vedova di Sergio Claudio Perroni, scomparso lo scorso maggio all’età di 63 anni. Con loro Paolo Lusci e Maria Luisa Businco per le letture. Chiusura di serata alle 22 a Casa Dessì con gli attori Francesco Montanari e Gianmarco Saurino nello spettacolo Perché leggere i classici da Italo Calvino a Umberto Eco, un reading con la regia di Davide Sacco.
Martedì 24 settembre al Mulino Cadoni per gli studenti Susi Danesin è di scena nella narrazione La Terra… che fortuna! (alle 9, alle 10.15 e alle 11.30). Il salotto letterario di piazza Zampillo accoglie alle 18 il giornalista Jordan Foresi, a colloquio con il collega Sergio Nuvoli, sul libro I segreti del cybermondo (De Agostini). A seguire alle 19, Mauro Covacich presenta il romanzo Di chi è questo cuore, in conversazione con la giornalista Donatella Percivale. A Casa Dessì alle 22 arriva, invece, lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet con il suo libro Passione (Mondadori).
Mercoledì 25, al Mulino Cadoni, l’autore Giuseppe Festa presenta due libri usciti con Salani: alle 9 Incontri ravvicinati del terzo topo e alle 11 La luna è dei lupi. In piazza Zampillo tre presentazioni letterarie: Diego De Silva, alle 17.30 con Superficie, (Einaudi), con la partecipazione dello scrittore e italianista Giuseppe Lupo; alle 18.30 Rosa Ventrella con La malalegna (Mondadori), a colloquio con la giornalista Federica Ginesu; alle 19.30 Enrico Musso, in una conversazione con Paolo Lusci, sul suo libro Esercizi di potere. Teatro, infine, alle 22 a Casa Dessì, con Elda Alvigini, nella commedia brillante Inutilmentefiga.
Giovedì 26 la scrittrice Daniela Palumbo è al Mulino Cadoni per due presentazioni del libro Maria Montessori. La voce dei bambini (Einaudi ragazzi): alle 9 per gli studenti, e alle 17. In piazza Zampillo, alle 18.30, intervistato dalla giornalista Manuela Arca, Alessandro Perissinotto parla del suo romanzo Il silenzio della collina (Mondadori). A seguire, alle 19.30, Andrea Vitali, in conversazione con il giornalista Giacomo Mameli, sul suo romanzo Documenti, prego (Einaudi). Riflettori puntati a Casa Dessì alle 22 sul cantautore Pacifico, nello spettacolo reading “Io e la mia famiglia di barbari”.
Venerdì 27 il programma di giornata comincia al Liceo Piga, dove alle 9.30 lo scrittore Enrico Galiano (atteso poi nel pomeriggio nel “salotto letterario” di piazza Zampillo) incontra gli studenti, mentre alle 11.30 il critico letterario Giuseppe Langella interviene nell’appuntamento dal titolo Spiegare la Costituzione con le opere letterarie. In piazza Zampillo, alle 17.30, Enrico Galiano, con la partecipazione di Lucia Cossu, presenta il romanzo Più forte di ogni addio (Garzanti). Alle 19.30 Simona Sparaco parla del suo romanzo vincitore del Premio DeA Planeta 2019. Da questa parte del mare è il titolo della spettacolo di Giuseppe Cederna in scena alle 21.30 a Casa Dessì, basato sul libro di Gianmaria Testa, arrivato in libreria, purtroppo postumo, il 19 aprile 2016.
Sabato 28 i vincitori del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, Lina Bolzoni e Tullio Pericoli, incontrano il pubblico alle 10 al Mulino Cadoni, con la partecipazione del giornalista (e giurato) Stefano Salis. Poi, alle 18 in Piazza Municipio, arriva l’atteso momento della cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni del concorso letterario e la consegna dei premi speciali, presentata quest’anno dall’archeologo e conduttore televisivo Umberto Broccoli. Gli intermezzi musicali sono affidati alla cantautrice cagliaritana Irene Nonnis, la lettura di stralci delle opere finaliste agli attori Emilia Agnesa e Giacomo Casti.
Il sipario sul trentaquattresimo Premio Dessì cala Domenica 29. Condotto dal giornalista Gianni Zanata, alle 10.30 al Mulino Cadoni, si rinnova il consueto incontro post premiazioni con gli autori finalisti e i vincitori. Poi, in serata due appuntamenti in Casa Dessì: alle 20 l’attore e regista Ivano Marescotti è alla ribalta con lo spettacolo La lingua neolatrina, alle 22 l’intensa settimana culturale si chiude sulle note della violinista Anna Tifu e Marco Schirru al pianoforte.