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Viaggio tra le storie della vita di Gesù, dai Vangeli apocrifi alla novellistica popolare, per un ritratto insolito e sorprendentemente “umano” del Nazareno – dall’infanzia alla giovinezza, oltre alle sequenze memorabili della Natività dall’apparizione della stella, al comporsi del primo “presepio” fino all’arrivo dei Re Magi. Tra sacro e profano con la forza evocativa delle parole e del gesto, di una lingua quasi onomatopeica, aperta alle varie inflessioni dialettali, l’attrice aggiunge ai “pezzi” più conosciuti l’intensità del dialogo tra la madre e il figlio e il rovesciamento dell’Annunciazione, quando Maria si rivolge all’Angelo (con le parole di Franca Rame).
Lo spettacolo si compone di linguaggi differenti: si parte dai dialetti del nord Italia (soprattutto lombardo e veneto) ma con una rielaborazione libera che lascia spazio all’espressività e soprattutto al messaggio emotivo, fino ad arrivare al sardo, che dà nuova vita alla giullarata, una lingua dai suoni atavici, primitivi, che si prestano ottimamente a raccontare antichissime storie.
Un appuntamento da non perdere.
Info e prenotazioni Abaco – 347.8928141 – [email protected]