Saranno Pier Andrea Mandò, definito il fisico che difende l’arte e Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio, ad aprire giovedì 7 novembre, a partire dalle ore 16, la dodicesima edizione del Cagliari FestivalScienza, con una doppia conferenza che si terrà nella sala convegni della Fondazione di Sardegna.
Cento gli eventi in programma fino a martedì 12 novembre, cui si aggiungono cinque mostre, quindici postazioni di laboratorio e sedici strutture aperte, all’interno delle quali sono ospitati seminari, mostre e laboratori.
Organizzato dall’Associazione Scienza Società Scienza, la manifestazione ormai stabilmente diffusa in altre quattro sedi sarde (Oristano, Siniscola, nel Sarcidano (Isili, Senorbì, Serri e Nurri) e Iglesias), oltre che dal capoluogo sardo, richiama ogni anno molte migliaia di persone da ogni angolo dell’Isola, decretando in tal modo la sua vitalità e ricompensando, col suo successo, il contributo degli oltre mille volontari, delle associazioni, degli enti di ricerca, dei dipartimenti universitari, delle scuole che sempre più numerosi collaborano alla sua organizzazione.
In questa dodicesima edizione il Cagliari FestivalScienza curerà anche tre appuntamenti al Teatro Eliseo di Nuoro. Venerdì 15 novembre dalle 10.00 alle 11.00 Tiana Marras, Dirigente scolastico e scrittrice, terrà la conferenza Il pioniere della schermografia italiana, Salvatore Collari. Seguirà alle 11.30 la conferenza-laboratorio di Guido Pegna dell’Università di Cagliari Antonio Pacinotti a Cagliari. L’invenzione che ha trasformato il mondo. Infine, sabato 16 novembre dalle 10.00, per emozionare, stupire e scoprire meglio la scienza con Giorgio Häusermann del dipartimento della SUPSI, Locarno (Svizzera) e Alessia Zurru di Laboratorio Scienza di Cagliari arriverà l’orchestra di Einstein.
Scienza è cultura è il tema scelto quest’anno, sul quale sono chiamati a confrontarsi scienziati, divulgatori scientifici e artisti ospiti. “Se per cultura si intende il patrimonio di conoscenze, saperi, valori comuni e condivisi di un popolo – dice la presidente del festival Carla Romagnino – allora la scienza, è parte integrante della cultura. Una conoscenza che richiede attenzione e rigore, ma che ha contribuito, spesso in modo determinante, all’insieme dei saperi, dei valori e delle abitudini della società. Basti pensare ai radicali cambiamenti nella concezione del mondo determinati dai famosi “trent’anni che sconvolsero la fisica” (1900-1930), con le rivoluzionarie teorie della Relatività e dei Quanti, che introdussero i concetti di indeterminazione, probabilità e relatività del tempo e dello spazio. O alle conseguenze di carattere etico e sociale determinate dalle teorie di Copernico e Galilei. Oppure, oggi, alle neuroscienze che ci forniscono una nuova chiave di lettura delle emozioni cui siamo soggetti, come aggressività, depressione, innamoramento”.
Col titolo assegnato alla dodicesima edizione è dunque intenzione del festival far capire che senza scienza non vi può essere né cultura, né futuro, né progresso. Il tema è declinato secondo tre linee guida principali: il patrimonio culturale della scienza, la scienza come bene sociale intesa come cultura della pace, delle pari opportunità e dell’ambiente e, infine, la cultura dello sperimentare.
Per parlarci di tutto ciò, saranno presenti ospiti importanti nel panorama scientifico internazionale che, attraverso conferenze, presentazioni di libri, spettacoli, letture e laboratori, percorsi museali, botanici, naturalistici e scientifico-tecnologici, consentiranno di riflettere sugli aspetti trasversali delle varie discipline per cogliere le connessioni tra scienza, storia, filosofia, arte, teatro e musica e mostrarci la scienza come ponte di pace e di collaborazione fra i popoli. Tra questi, molti vincitori o finalisti di premi letterari come il Premio Galileo (Sandra Savaglio e Roberto Defez) o il Premio Dosi (Alberto Credi) o comunque premi avuti per la comunicazione scientifica come Alberto Diaspro (Premio SIF per l’outreach).
Nutrita e qualificata la lista degli ospiti. Come Sandra Savaglio, astronoma e astrofisica di fama internazionale che ha lavorato alla Johns Hopkins University di Baltimora, allo Space Telescope Science Institute, all’Istituto Max Planck per la fisica extraterrestre per poi tornare all’Università della Calabria. Di scienza per la guerra, scienza per la pace parlerà invece Alessandro Pascolini, professore associato di fisica teorica presso l’Università di Padova, dove svolge anche il corso di Scienza per la pace. Ha partecipato alla fondazione, nel 1968, dell’ISODARCO, l’associazione che organizza le “International Schools on Disarmament and Research on Conflicts”, di cui è vicepresidente.
Attesa anche la partecipazione di Massimiliano Foschi, un sedicenne che può considerarsi un talento della matematica: vincitore delle Olimpiadi italiane della Matematica nel 2019 e medaglia d’oro nel 2018, medaglia di bronzo alle Balkan Mathematical Olympiad nel 2019, primo ai Campionati Internazionali di Giochi Matematici di Parigi nel 2016 e nel 2017 e terzo nel 2018, primo al Campionato Nazionale di Giochi Matematici della Bocconi nel 2016 e nel 2018 e Campione Nazionale di Geometriko nel 2016. Sarà al festival Insieme al matematico Daniele Gouthier con cui ha scritto Dar la caccia ai numeri.
Da quest’anno la manifestazione inaugura anche una importante collaborazione con della Fondazione AIRC nazionale per la Ricerca sul Cancro che durante le giornate del festival curerà un ciclo di appuntamenti rivolti ai più giovani, ma non solo, sull’importanza per la salute dell’organismo di una corretta alimentazione. Cosa mangiamo veramente? è il titolo del laboratorio a cura di AIRC che con Riccardo Di Deo attraverso quiz e giochi permetterà di scoprirlo e raccogliere le informazioni necessarie per costruire un piatto sano.
Nel corso della giornata conclusiva si terrà la cerimonia di consegna del Primo Premio Nazionale Donna di Scienza, promosso dall’Associazione Scienza Società Scienza, che intende offrire un riconoscimento a figure femminili che abbiano contribuito a dare prestigio e avanzamenti alla Sardegna in campo scientifico. La cerimonia sarà coordinata da Susi Ronchi, presidentessa della sezione sarda di GiULiA, la libera associazione di donne giornaliste il cui intento è difendere la democrazia e la libertà di informazione, dal Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, professoressa Maria del Zompo e della presidente del festival Carla Romagnino. La vincitrice del premio sarà intervistata dalla giornalista Silvia Rosa Brusin del TG Leonardo (RAI).
Durante il festival, nei giorni 11 e 12 novembre, Carlo Infante di Urban Experience, changemaker ed esperto di Performing Media, condurrà dei walkabout – esplorazioni partecipate che attraverseranno gli eventi e i laboratori didattici per esplicitare le potenzialità in atto.
Tra le postazioni allestite nel piazzale dell’EXMA il Gazebo Corsica con due laboratori interattivi La biodiversité corso-sarde, un patrimoine en danger! (La biodiversità corso-sarda, un patrimonio in pericolo), frutto della collaborazione con l’Office de l’Environnement de la Corse – Ufficio dell’Ambiente della Corsica. E A la découverte du moustique (Alla scoperta di zanzare!) a cura di Collectivité de Corse – Service de Lutte Anti Vectorielle (Collettivo di Corsica – Servizio di Lotta Anti- vettore).
Per tutta la durata del festival, grazie alla collaborazione con l’Università di Cagliari, saranno aperti e visitabili i Musei presenti alla Cittadella Universitaria di Monserrato dove saranno attivati specifici laboratori e seminari preparati. Tutte le informazioni sui musei, comprese le modalità di prenotazione, sono disponibili sul sito del Festival alla voce Musei e siti.
Per interpretare il festival nei suoi momenti più significativi è stato lanciato un contest fotografico su instagram: #scienzacultura.
A Cagliari le attività si svolgono all’EXMA, alla Fondazione di Sardegna e al Teatro S. Eulalia. Il giorno 8 novembre, dalle 9 alle 20, è previsto un laboratorio multidisciplinare sull’Acqua curato dal Progetto Lauree Scientifiche alla Cittadella Universitaria di Monserrato.
Questi gli orari di apertura salvo diverse indicazioni in brochure: tutti i giorni ore 9.00-13.00 e ore
15.00-19.00.