Anche in Sardegna, venivano, infatti, intagliate le zucche o le arance, a rappresentare esseri spettrali, per far divertire e allo stesso tempo spaventare i bambini. Mentre nelle case si accendevano le lampade a olio (lantias), una per ogni defunto di famiglia, e per essi venivano lasciati cibi sulla tavola.
L’iniziativa punta a far conoscere sopratutto ai giovani, le tradizioni e le usanze antiche, il modo con prima i sardi commemoravano i defunti.
Al laboratorio, gratuito, è ammesso un numero massimo di 15 partecipanti. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 070.6773867 (lunedì dalle 10 alle 12, oppure martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19,45). In alternativa inviare una email all’indirizzo di posta elettronica [email protected] .