Non risulta pertanto corretta – come riportato dall’articolo di stampa apparso il 30 settembre scorso sulla Nuova Sardegna – la data di sabato 28 settembre come giorno fissato per la visita. D’altronde, come fa notare dottor Giuseppe Argiolas, responsabile del Centro di ipertensione, «la struttura il sabato non è operativa». Il Cup, pertanto, non avrebbe potuto fissare un appuntamento in quella data. Il responsabile, inoltre, precisa che «nel nostro Centro vige una politica di estrema attenzione verso i pazienti, tanto è vero che ogni qual volta si è reso necessario disdire un appuntamento per causa di forza maggiore, i pazienti sono stati preavvisati telefonicamente e forniti di un nuovo appuntamento in tempi brevi. Si è sempre cercato, inoltre – prosegue Giuseppe Argiolas – di garantire la massima puntualità ed efficienza nella presa in carico del paziente. Siamo dispiaciuti, ovviamente, per quanto successo, ma ribadiamo la nostra completa estraneità ai fatti». Quanto avvenuto nei giorni scorsi sembrerebbe essere stato causato quindi da una qualche incomprensione non imputabile all’Aou di Sassari.
Per capire quanto fosse successo, inoltre, l’Urp dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari ha prima rintracciato la prenotazione effettuata a Cup dal paziente quindi ha avvisato lo stesso, anche al fine di ricordare quale fosse la data e l’ora già fissate a suo tempo dal centro unico di prenotazione per la visita.
Infine, poiché nell’articolo viene citata anche la struttura di Medicina nucleare, il direttore, la professoressa Angela Spanu, precisa che la sua «struttura è stata citata in maniera impropria. La Medicina Nucleare, infatti, non effettua visite per soggetti con problematiche di ipertensione ma si occupa di diagnostica», una specialistica completamente diversa.