Il paese è noto anche per la produzione di su Lionzu, la raffinata benda che incornicia il viso delle donne quando indossano l’abito tradizionale orgolese. Per la realizzazione del copricapo si utilizzano fili di seta prodotta da una selezionata varietà di baco allevato esclusivamente per questo utilizzo da una famiglia di artigiane che lo eredita di generazione in generazione. Per l’ordito si usa la seta al naturale mentre la trama è colorata con lo zafferano.
Il prezioso filato viene pazientemente tessuto a mano su telai appositi seguendo antichi metodi e accurate composizioni. Queste antiche tecniche fatte di gesti precisi e grande abilità saranno mostrate al pubblico durante i giorni di festa autunnali.
Terra di artisti e culla di arcaiche tradizioni Orgosolo rivela uno spirito vivace e un profondo legame con le sue radici. Il ricco patrimonio archeologico vanta importanti monumenti dell’epoca prenuragica : nel circondario si possono visitare diversi menhir e domus de Janas tra cui si ricordano quelle di Tettene, Istovuzzi e Pandelai. Nel territorio si incontrano numerosi villaggi nuragici e sono stati censiti più di 30 nuraghi .
Infine, se sentite un canto antico state sicuramente ascoltando l’arcaico canto a Tenore, proclamato dall’UNESCO Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità.
Il 12 e 13 ottobre 2019. Scopri il programma di Autunno in Barbagia a Orgosolo