Quinto sipario su Spettacolo Aperto, che interpreta l’aggettivo ‘aperto’ guardando ai contenuti musicali: vicini al pop, al rock, alla musica circolare, a sperimentazioni sonore nuove. Come di abitudine, il tessuto del festival cucirà insieme spettacoli, concerti, laboratori, età trasversali, il mondo della scuola, dell’università, il gioco musicale, il professionismo strumentale. Dieci eventi, ognuno pensato per una età musicale diversa, ispirandosi letteralmente al motto di Studium Canticum ‘musica per tutti’, che offrono a tutti, dai fedelissimi di musica antica agli appassionati di ‘canzoni’, ai bambini, giovani e adulti l’opportunità di fare esperienza di musica. Dieci eventi in cui il coro incontra altre arti e si fa ispirare guidare e cambiare dall’incontro: con l’idea che Incrociare linguaggi, competenze, luoghi e persone è un modo per mostrare che il coro aborre la staticità, anzi invita chi canta e ascolta al movimento (verso se stessi, gli altri, la musica) e che, grazie alla sua natura camaleontica, canta cose di oggi, sacre, profane, spiritose, gravi, pensierose, divertenti: cose comprensibili, perché parlano di noi.
Una impronta ‘pop’, in questa edizione 2019, che si esprime chiaramente già dal primo appuntamento della rassegna: venerdì 18 ottobre, alle ore 20.00, al Teatro Intrepidi Monelli a Cagliari, nel concerto di apertura del festival affidato alle voci femminili di Chorus, fabbrica di energia e vitalità al femminile. In Let it be e altre canzoni, le voci dell’ensemble, in territorio pop, sfogliano uno zibaldone di stili autoriali ed esecutivi diversi. Con Mario Piga al pianoforte e Luigi Sanna alla batteria, ritmo e cambi repentini di atmosfera, dai Beatles a Whitney Houston ai Queen a Cindy Lauper… Ingresso a donazione libera.
Cambio di scena il sabato 19 ottobre, sempre alle ore 20.00 al Teatro Intrepidi Monelli a Cagliari, nell’evento intitolato Ciak, si suona! dedicato a valorizzare il ‘rumore’, la cenerentola del suono, che da molesto e fastidioso può anche diventare vera e propria arte, come i rumoristi professionisti ben sanno. Certo occorrono creatività, ritmo, intuito per trasformare un ‘fastidio’ in qualcosa di diverso, come per esempio accade nella partitura sonora dei cartoni animati. In Ciak, si suona! una squadra di nove rumoristi cinque-settenni si mette alla prova per suonare dal vivo un cartoon di Tom & Jerry: suoni di tutti i tipi, scovati dalla fantasia dei bambini con l’aiuto di Francesco Ciminiello, realizzati con strumenti convenzionali e non, dal balafon, ai fogli di carta, al clacson, allo spring drum, ai bicchieri, al polistirolo …. Con lo stesso spirito del ricercatore rumoristico, Elio Turno Arthemalle (con il suo Teatro Impossibile) guiderà una scorribanda letterario-sonora dentro una strampalata avventura del barone di Münchhausen: il pubblico avrà il compito di ‘suonarla’, con gli strumenti a disposizione nel ‘kit rumore’ che verrà consegnato all’ingresso. Ingresso a donazione libera fino ad esaurimento posti.
A tema Disney lo spettacolo di domenica 20 ottobre, al Teatro Civico di Sinnai, con inizio alle ore 19.00: allegria, divertimento, leggerezza Hakuna matata! Dal variopinto mondo delle storie animate, alcuni quadri classici per coro a voci pari: dal Re Leone a Frozen, passando per Aladdin, Libro della Giungla, Sirenetta, Lilo&Stitch… Celebri e celeberrime canzoni dal mondo Disney per Scuole in Coro e Chorus fabbrica che si alterneranno sul palco cantando, posando, immaginando mondi lontani, ballando: con le coreografie di Anna Rita Porcu, le mani di Mario Piga al pianoforte e le percussioni di Francesco Ciminiello. Voci e strumenti dal vivo, ma non solo: movimento, azione scenica, scenografia, costumi, per una trascinante immersione coral-Disney. Biglietto €10, per prenotazioni 3389403280
Si canta anche di lunedì 21 ottobre, e può cantare chi vuole! Alla chiesa di S. Maria del Monte, con inizio alle ore 20.00, c’è Canto anch’io, un evento dedicato a chi non ha mai provato a cantare, e si chiede ‘ma alla fine cosa vuol dire cantare in un coro, cosa si fa?’ Questa è una serata dedicata a scoprirlo: partiamo da una pagina di musica, impariamo le parti divisi per voce e poi cantiamo insieme. In collaborazione UniCa, con la partecipazione degli studenti del Corso di laurea in Beni culturali e spettacolo e di MusE – Unica Musica Ensemble, un percorso corale in miniatura per far provare a tutti l’emozione del canto in coro. Ingresso a donazione libera.
L’appuntamento del mercoledì 23 ottobre, Con-tatto sonoro, che sarà realizzato da Francesca Romana Motzo in Via dei Genovesi 94, interpreta letteralmente l’adagio ‘mai troppo presto per imparare’. E’ infatti dedicato ai piccolissimi: dagli 0 ai 36 mesi e propone laboratori di dialogo ed espressività sonora, un bagno musicale da fare con mamma e papà.
Dalle 16.00 alle 16.30, Il ritmo del MIO gesto, la melodia del TUO respiro, l’armonia del NOSTRO cuore, è dedicato ai genitori e bimb* da 0 a 12 mesi. Dalle 16.30 alle 17.30, Io canto TE, tu canti ME – riflessi sonori in movimento, è per genitori e bimb* dai 12 ai 24 mesi. Dalle 17.30 alle 18.30, TePaTum! GestiSuoni in libertà, è infine indirizzato a genitori e bimb* dai 24 ai 36 mesi.Ingresso a donazione libera, necessaria la prenotazione al 3389403280.La vita e la musica scorrono in avanti ma siamo sempre nani sulle spalle dei giganti, perciò in Baroque&Pop, il concerto per coro e orchestra del giovedì 24 ottobre, alla chiesa di S. Sebastiano, con inizio alle ore 20.30, offriremo musica per tutti, senza farne questioni di etichetta. In collaborazione con Attilio Motzo ed il suo Bizzarria Ensemble (Dipartimento Musica Antica del Conservatorio di Cagliari) questo concerto che da principio instaura un bel clima di epoca barocca, con gli strumenti antichi che percorrono le bellissime pagine di Corelli, Sammartini, Telemann, Zelenka, sorprende sterzando all’improvviso, per dirigersi verso Barber (l’Adagio per archi nella forma corale – Agnus dei – reso celebre dal Platoon cinematografico), verso il Bernstein di West Side Story, e ancora oltre, con armonie letteralmente ‘pop’ arrangiate per l’ensemble di coro e archi da Lorenzo Zonca. Ingresso a donazione libera.
Parafrasando il titolo dell’album di esordio della band britannica, From Genesis to choir sarà una vera prima esecuzione, non certo delle cover dei Genesis, ma delle cover in versione polifonica per coro e band. Da una idea di Lorenzo Zonca, trasformata in note dalle trascrizioni ed elaborazioni dello stesso Zonca e di Emilio Capalbo, realizzeremo la prima realizzazione su sound polifonico di alcune hit della stra-amata band: da The Lamb Lies Down on Broadway, A Trick of the Tail, … And Then There Were Three…, Firth of fifth e altri. L’inedita versione ‘rock’ del coro Studium Canticum si avvarrà di una band esperta e qualificata, con Emilio Capalbo alle tastiere, Ivano Carta alla chitarra, Massimo Tore al basso, Luigi Sanna alla batteria. La serata Genesis in versione coro è a Sa Manifattura, sabato 26 ottobre, con inizio a ore 20.00 e ingresso a donazione libera.
Ancora a Sa Manifattura, la domenica 27 ottobre, sempre a ore 20.00, la conclusione del festival con l’evento Corpi (e non solo) che suonano. Con questa serata formuliamo l’invito a considerare la musica qualcosa di nostro (chiunque noi siamo). Qualcosa che sta nel nostro corpo e intorno a noi, nella musicalità insospettabile degli oggetti che ci circondano. Qualcosa cui tutti possiamo accedere facilmente, per maggiore felicità. Il fulcro della serata sarà dedicato alla coinvolgente istant performance ideata e guidata da Michele Cappelletti, tra movimento, percussione, visual comedy, in un vorticoso crescendo in cui le voci, i corpi, gli oggetti, saranno protagonisti di una fantasmagorica pièce musicale, come nella esperienza degli Stomp che ispira Cappelletti, formatore musicale di caratura internazionale.
Ad aprire e chiudere la serata ci saranno le performance coreografiche di Orchestra Ritmica, un gruppo intergenerazionale che da qualche anno porta avanti la sua ricerca sull’essenza primordiale del ritmo lavorando su body music e body percussion, ispirato e formato da Stefano Baroni, una autorità indiscussa del settore, e seguito coreograficamente da Anna Rita Porcu.
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