Il libro “Morgana” (Mondadori) trae spunto dal podcast dei record “Morgana, la casa delle donne fuori dagli schemi” di StorieLibere.fm, rivisitandolo in modo inedito.
Il libro: Morgana
Dieci donne controcorrente, strane, pericolose, esagerate, difficili da collocare. E rivoluzionarie. Sono le dieci donne raccontate in questo libro e battezzate da una madrina d’eccezione, la Morgana del ciclo arturiano, sorella potente e pericolosa del ben più rassicurante re dalla spada magica.
Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brönte, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramovic, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid.
Morgana non è un catalogo di donne esemplari; al contrario, sono streghe per le donne stesse, irriducibili anche agli schemi della donna emancipata e femminista che oggi, in piena affermazione del pink power, nessuno ha in fondo più timore a raccontare.
Il nemico simbolico di questa antologia è la “sindrome di Ginger Rogers“, l’idea – sofisticatamente misogina – che le donne siano migliori in quanto tali e dunque, per stare sullo stesso palcoscenico degli uomini, debbano sapere fare tutto quello che fanno loro, ma all’indietro e sui tacchi a spillo.
In una narrazione simile non c’è posto per la dimensione oscura, aggressiva, vendicativa, caotica ed egoistica, che invece appartiene alle donne tanto quanto agli uomini. Le Morgane di questo libro sono efficaci ciascuna a suo modo nello smontare il pregiudizio della natura gentile e sacrificale del femminile.
Le loro storie sono educative, non edificanti, disegnano parabole individuali più che percorsi collettivi, ma finiscono paradossalmente per spostare i margini del possibile anche per tutte le altre donne. Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l’orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.
Michela Murgia
Michela Murgia ha esordito nel 2006 per ISBN con “Il mondo deve sapere”, diario tragicomico di una telefonista precaria. Paolo Virzì ne ha tratto spunto per girare il film “Tutta la vita davanti” e David Emmer e Teresa Saponangelo ne hanno portato un omonimo adattamento a teatro.
Nel 2008 è uscita per i tipi di Einaudi la guida narrativa “Viaggio in Sardegna”. Undici percorsi nell’isola che non si vede, che offre suggestioni su un’isola sconosciuta alle guide per turisti. Nel 2009, ancora per Einaudi pubblica il romanzo “Accabadora”, la storia della vecchia Bonaria, della piccola Maria e del loro legame speciale in una Sardegna dove la vita e la morte non sono mai dimensioni individuali. Con questo romanzo vince il premio Dessì, il Super Mondello, il premio Viadana, il premio Alassio, il premio Città di Cuneo e il Super Campiello.
Nel 2011 esce il saggio teologico “Ave Mary” e nel 2012 il racconto “L’incontro”. È del 2013 “L’ho uccisa perché l’amavo. Falso!”, scritto con Loredana Lipperini, del 2015 “Chirú” (Einaudi), del 2016 “Futuro interiore”. Nel 2018 ha letto per Emons l’audiolibro “Canne al vento” di Grazia Deledda, ha pubblicato L’inferno è una buona memoria. Visioni da “Le nebbie di Avalon” di Marion Zimmer Bradley (Marsilio) e “Istruzioni per diventare fascisti” (Einaudi). I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue.
Chiara Tagliaferri
Chiara Tagliaferri è nata a Piacenza, ha lavorato come autrice di trasmissioni radiofoniche di successo per Radio2. Ha collaborato con artisti come Malika Ayane, Virginia Raffaele, Giovanni Veronesi, Andrea Delogu, Asia Argento. Ha collaborato al Festival “L’Eredità delle Donne” diretto da Serena Dandini.
È una delle menti creative di Storielibere.fm, la piattaforma più innovativa di narrazioni audio online. È autrice con Michela Murgia del progetto “Morgana, la casa delle donne fuori dagli schemi”, il podcast di Storielibere.fm, in cui vengono raccontate le storie di donne militanti, che hanno cambiato la storia e anche un po’ il mondo, rendendolo un posto migliore. Il podcast è tra i più scaricati in Italia.
È inoltre autrice con Melissa P. del podcast “Love stories”, sempre per Storielibere.fm.
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