Si snoda anche sui sentieri della grande tradizione agroalimentare sarda il Cammino di San Saturnino patrono di Cagliari e Isili, evento che, in nome della tradizione religiosa, punta a promuovere un tipo di turismo che invita alla conoscenza dei luoghi nella maniera più autentica e vicina al territorio.
Coldiretti Sardegna, e nello specifico, Coldiretti Donne Impresa, assieme a Coldiretti Lombardia è partner della iniziativa “Il Cammino di San Saturnino” promossa dall’Associazione Athanatos che prende il via domani, sabato, anche se ha registrato già un confronto tra gli organizzatori il 3 ottobre scorso, a Milano, città che anche quest’anno prende parte all’iniziativa, in nome di una figura religiosa cardine: San Saturnino è rappresentato fra gli altri santi, angeli e arcangeli in una delle guglie del Duomo dove fu venerato fin oltre il 170, inoltre la storia documenta importanti il patrono di Cagliari e Isili con Roma e Milano.
Oggi, invece, venerdì 25 ottobre, si è tenuto a Cagliari il convegno “Sulle orme di San Saturnino – Cammino di valorizzazione religiosa, archeo-storico-turistica-ambientale-sportiva”.
Domani il “Cammino” prende il via con la benedizione de Is Caminantis. Il pellegrinaggio si concluderà domenica dopo aver attraversato 17 Comuni (lungo il percorso sono previste delle degustazioni dei prodotti locali di Campagna Amica): Mogoro, Gonnostramatza, Gonnoscodina, Masullas, Siris, Pompu, Simala, Isili, Gergei, Escolca, Serri, Mandas, Gesico, Siurgus Donigala, Ussana, Cagliari.
“Recependo lo scopo della iniziativa organizzata dalla associazione Athanatos – spiega la responsabile regionale Coldiretti Sardegna Elisabetta Secci -, e vista anche la portata dell’evento e ciò che rappresenta in termini di movimentazione di flussi turistici (si tratta di un tipo di turismo che muove al mondo, ogni anno, il 20 per cento della popolazione, con un giro d’affari stimato in 18 miliardi di dollari e un trend sempre in crescita verso località considerate sacre e dal ricco patrimonio storico, culturale e artistico) non potevamo che dare il nostro attivo sostegno, con la grande rete di operatori agricoli custodi del territorio dove si snoda il percorso”.
“Sappiamo bene l’importanza di puntare su iniziative del genere – dicono le responsabili provinciali di Donne Impresa Oristano e Cagliari Maria Francesca Serra e Manuela Mostallino – anche per attuare quella rivoluzione culturale che deve portare al riavvicinamento della società verso tutto ciò che rappresenta il sistema rurale.
Con il grande patrimonio agroalimentare sardo, assieme a quello che rappresenta invece la grande economia lombarda, portiamo al progetto un supporto fatto di tradizioni consolidate che giocano sempre un ruolo fondamentale con la spiritualità e la fede cristiana”.
Al contempo si parla di promozione “per questo – sostengono le responsabili provinciali Donne Impresa Nord Sardegna e Nuoro Maria Grazia Murroccu e Emanuela Melis – grandi protagonisti saranno i prodotti e le aziende aderenti presenti per tutta la durata del cammino”.
Infine saranno le Donne di Coldiretti Sardegna che il 30 ottobre, a conclusione della manifestazione, cureranno una degustazione con prodotti freschi, di stagione e a chilometro zero.